Regia di Kelly Makin vedi scheda film
La trama è anche indovinata, per una commedia divertente senza troppi impegni intellettivi e qualche trovata qua e là raggiunge lo scopo, come quella dei quadri truculenti, impregnati di una religiosità malata dello psicopatico Jonathan Graziosi, figlio del Don Vito di turno, dai titoli evocativi come "Crepa, bastardo, crepa! Crepa!". Peccato che la sola presenza di Hugh Grant - un attore che, specialmente dopo Quattro matrimoni e un funerale sa interpretare soltanto sé stesso - riuscirebbe a rovinare qualsiasi film.
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