Trama
Siamo in un villaggio montano dove si vive a contatto con la natura e con gli animali, la violenza serpeggia in ogni azione. In tutti è presente il ricordo di una sanguinosa guerra etnica che anni prima aveva sconvolto l'intero paese. Inseguito da una banda di ragazzini come una povera preda, Mirka si rifugia in un granaio. Lo scova la vecchia Kalsan, che insieme alla nipote Elena vive in un casale.
Note
Un film inutilmente ridondante, con una regia a casaccio e ruoli appiccicati ad attori senza il senso del ridicolo (Redgrave e Depardieu toccano livelli bassissimi). Ma il peggio è la fotografia di Vittorio Storaro, limpido esempio di cosa bisogna fare per uccidere un film.
Recensioni
Stupro etnico, pratica feroce comune alle guerre tra opposti nazionalismi. La ferita balcanica in questo senso brucia ancora, ma il regista algerino Rachid Benhadj deve avere negli occhi orrori ben più connaturati alla sua terra. “Mirka” nasce con le migliori intenzioni: un figlio di nessuno vive in una comunità sconvolta dal conflitto e trova la madre, violentata ancora ragazzina. Le… leggi tutto
2 recensioni negative
Stupro etnico, pratica feroce comune alle guerre tra opposti nazionalismi. La ferita balcanica in questo senso brucia ancora, ma il regista algerino Rachid Benhadj deve avere negli occhi orrori ben più connaturati alla sua terra. “Mirka” nasce con le migliori intenzioni: un figlio di nessuno vive in una comunità sconvolta dal conflitto e trova la madre, violentata ancora ragazzina. Le…
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