Regia di Steve Miner vedi scheda film
Diretto da un onesto mestierante che ha sempre realizzato prodotti abbastanza dignitosi ma mai indimenticabili (tra gli altri "SoulMan" e "Chi è sepolto in quella casa"), "Lake Placid" è il classico film "di genere" senza grandi pretese, diretto discendente di "Tremors" piuttosto che dello "Squalo", con un bel cast (sfruttato abbastanza male), discreti effetti speciali e ampie dosi di umorismo nero. Detta così il giudizio sul film sembrerebbe orientato verso un'onesta sufficienza, ma francamente sarebbe un voto fin troppo generoso. Il film di Steve Miner, infatti, ha tanti difetti: innazitutto, per essere un horror è completamente privo di suspense, gli attacchi del "mostro" si susseguono meccanicamente e non spaventano affatto, già dalle prime scene si scopre che la bestia nel lago è un enorme coccodrillo e questo rovina subito l'attesa per la "rivelazione"; i dialoghi sono a dir poco strampalati, i personaggi sono tagliati con l'accetta e riproducono con mestiere ma senza brio i luoghi comuni del genere (la scienziata di città schifiltosa che dopo i primi screzi s'innamora dell rude uomo d'azione, lo studioso eccentrico, lo sceriffo grasso ottimo come spalla comica, la vecchietta sulfurea e così via). Come già accennato, il cast del film è ottimo ma sfruttato abbastanza male: Bill Pullmann è palesemente svogliato, Bridget Fonda stereotipata (ma che carina che era... che fine ha fatto? Non la si vede al cinema già da un bel po', peccato), Brendan Gleeson e Oliver Platt gigioneggiano con mestiere al minimo sindacale. Insomma: "Lake Placid", con tutta la simpatia e la buona volontà, è un film mal riuscito, che si lascia anche guardare ma che si dimentica dopo pochi minuti. Voto mediocre.
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