Regia di Simon Stone vedi scheda film
Film debolissimo sotto ogni aspetto. Se vogliamo salvarne la parte documentaristica (didascalica?) va bene, ma poi nient’altro. A partire dalla mia amatissima Carey Mulligan alla quale sono più di dieci anni che rimprovero di preferire ruoli drammatici di cagnolino abbandonato in autostrada sotto la pioggia piuttosto che ruoli brillanti/misti come quello che la lanciò nel 2009 in “An Education” per i quali sarebbe portata, passando per un Ralph Fiennes al quale ruoli come questo fanno pesantemente ombra e penosa eco a quelli ricoperti in passato in film come lo “Spider” di David Cronenberg.
Cast a parte, l’impronta, il taglio (il calco, si dovrebbe dire dato l’argomento) dato da questo giovanotto di Simon Stone al suo film, si sbriciola facilmente sotto le mani pesanti di una Storia che non sa riportare, rappresentare, descrivere, né nel suo essere stata prima ancora dei Vichinghi, né nel suo essere attuale di una guerra mondiale che sta per esplodere, e neppure nel futuro giocondo di un bambino fragile che sogna le guerre spaziali di là da venire. E che tenta maldestre digressioni erotico sentimentali che non interessano nessuno, nemmeno i personaggi in scena, figurarci lo spettatore..
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Rinviato a settembre, dell’anno prossimo futuro.
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