Regia di Siro Marcellini vedi scheda film
Nella Francia di metà XVI secolo la vita alla corte di re Enrico II (e la regina è Caterina de' Medici) è fortemente turbolenta. Non si contano gli intrighi e le trame di potere per spodestare il sovrano, oltrettutto succube della consorte.
Soggetto di Siro Marcellini, sceneggiatura dello stesso insieme a Carlo Alberto Chiesa con dialoghi a cura di Ugo Moretti e Jean Blondel; in quattro, però, non sono riusciti a scrivere un prodotto credibile, avvincente e storicamente attendibile come i requisiti minimi del genere cappa e spada richiederebbero. I cavalieri del diavolo è una pellicola tirata via, realizzata in fretta e furia - difficile scegliere se ha prevalso la prima o la seconda - da un mestierante di poca fortuna, già assistente di Goffredo Alessandrini e Augusto Genina. Attivo fra gli anni Cinquanta e i Sessanta, Siro Marcellini ha licenziato una dozzina circa di lavori alimentari di spessore molto limitato e spesso, come in questo caso, a budget ridotto all'osso. Già i nomi che scorrono sui titoli di testa non sono di particolare attrattiva per il grande pubblico: Frank Latimore, Gianna Maria Canale, Anthony Steffen, Gabriele Pallotta, Emma Danieli, Andrea Aureli, i fratelli Franco e Andrea Fantasia, Nunzio Gallo e, in una particina, anche Oreste Lionello, giovane alle prime esperienze sul set. Inoltre la regia e la confezione tecnica non sono delle migliori, mirando essenzialmente a svolgere sbrigativamente un compitino riconosciuto come opera di scarsa responsabilità e altrettanto valore. Anche all'interno del circoscritto filone avventuroso in costume che all'epoca prosperava, questo non è un titolo memorabile. 2/10.
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