Regia di Stefano Mordini vedi scheda film
Nei primi anni Settanta alcuni adolescenti romani di buona famiglia vengono educati rigidamente in una scuola cattolica. Ai soprusi e alla delirante disciplina imposta dai professori si aggiungono le complicate situazioni famigliari dei ragazzi: è così che il gruppo passa rapidamente dalle goliardiche aggressioni ai danni dei compagni meno popolari alla delinquenza vera e propria.
Il massacro del Circeo come non era mai stato raccontato prima: La scuola cattolica è un film che parte dalle radici profonde del Male, prendendo le distanze dall'approccio morale della vicenda e tagliando completamente i ponti con quello giudiziario. Quel crimine in particolare come ogni altro orrendo crimine – gratuito, spietato, estremo – in generale: questo è lo spirito che percorre il libro di Edoardo Albinati da cui Luca Infascelli, Massimo Gaudioso e Stefano Mordini hanno tratto la sceneggiatura di questo lavoro; l'ultimo ne ha curato anche la regia, realizzando invero un buon thriller psicologico neppure troppo abituale per gli schermi nostrani. La scuola cattolica è fin dal titolo un atto d'accusa, del resto, e nella pellicola sono piuttosto chiare le motivazioni che portano a indicare l'educazione strettamente religiosa in uno dei mandanti del citato massacro; omofobia, misoginia, sadomasochismo e noia borghese fanno altrettanto parte del quadro d'insieme. Nel cast: Riccardo Scamarcio, Valeria Golino, Jasmine Trinca, Benedetta Porcaroli, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi, Giulio Pranno, Giulio Fochetti, Leonardo Ragazzini ed Emanuele Di Stefano. Quest'ultimo interpreta proprio Albinati, che all'epoca dei fatti – pur non essendone direttamente coinvolto – frequentava lo stesso istituto superiore dei futuri assassini. Debitamente inquietanti le musiche di Andrea Guerra, apprezzabile il ritmo in crescendo. 6,5/10.
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