Regia di Stefano Mordini vedi scheda film
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Il racconto drammatico degli avvenimenti del Circeo tra il 29 e 30 settembre 1975. Benedetta Porcaroli dimostra coraggio e maturità in questo ruolo molto duro emotivamente.
leggi la recensione completa di claudio1959Ho guardato il film senza sapere riguardasse il massacro del Circeo e non ero quindi ne' prevenuto né preparato. Ho potuto quindi calarmi nell' atmosfera torbida e inquietante del film che turba, disturba e ti fa riflettere voto 7
commento di Zico1964Per non dimenticare.... Se il film lascia l'amaro in bocca, la storia vera, per chi vuole approfondirla, è sicuramente peggio. Il regista ha reso tutti i personaggi parecchio inquietanti. Dal primo all'ultimo. Lo consiglio.
commento di lucignoloPoteva approfondire meglio l'aria che si respirava in quegli anni,comunque mi sembra che il cast sia ben assortito.Poi se vogliamo qualcosa di diverso sono stati girati altri film subito dopo i fatti accaduti.Voto 6.
commento di ezioProlisso e noioso nella prima parte, scarno nella seconda. Sceneggiato alla meno peggio con inutili salti temporali. Un peccato perché l'argomento era interessante. Titolo insulso.
commento di gruvierazUn film in due parti. Prima una serie di personaggi in stile libro Cuore dove ogni ragazzo ha la sua storia, le sue problematiche familiari. Lo spettatore rischia di perdersi tra salti temporali e attori. In chiusura il massacro del Circeo, descritto egregiamente senza trascendere troppo nella violenza
commento di argo979Roma, gli anni '70 ed il massacro del Circeo.
leggi la recensione completa di Malpaso"La mala educación" di Mordini non centra il bersaglio, nonostante le buone intenzioni. Ottimo il cast ma il film è inconsistente
leggi la recensione completa di SamHookeyNon c'era altro modo per descrivere, in minima parte, l'orrore di questo massacro. La censura è davvero assurda..
commento di VINSENBARLa dimensione borghese come ricettacolo del malessere giovanile ; la morale cattolica con viatico alla trasgressione spinta ; la coralità narrativa come sostanza visiva dello spirito di corpo. Troppo materiale interessante per un regista come Stefano Mordini, che fa arrivare il film al culmine della vicenda col fiato corto appesantito dalla noia.
commento di Peppe Comune