Arthur Bretnik è un teorico della cospirazione mentalmente instabile e un investigatore privato con un passato traumatico alle spalle. Dopo essere stato assunto per indagare su un omicidio nella piccola città di Wander, Arthur si ritrova immerso in un mondo di bugie e inganni, convinto che l'omicidio faccia parte della stessa cospirazione che ha causato la morte di sua figlia. Sempre più paranoico, Arthur confonderà lentamente realtà e fantasia chiedendosi se sia una pedina finita in un gioco più grande di lui.
Non bastano gli occhi di Eckhart,(quasi) perennemente sbarrati, per aggiungere "pathos", no.
Serve una valida sceneggiatura e una altrettanto valida regia. Voto: 4 (quattro).
A mio parere una boiata terrificante . Spiace veder coinvolti due bravi attori come Eckhart e Jones. Pane per i complottisti sciroccati in giro per il mondo,fra microchip e 5G
Sarò un po' all'antica ma direi che per fare un film occorra seguire una semplice traccia: l'inizio, lo sviluppo e la fine della storia. Questi tre non possono coincidere, altrimenti si ottiene Wander.
è proprio vero che le vie dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni. quest'opera, attraverso un cartello iniziale, vorebbe essere dedicata "to all indigenous, black and people of color... sfollati in terre rubate alla frontiera..." e così discorrendo. peccato sia un confuso e roboante pasticcio, dalla fotografia accattivante e regia nervosa.
Stile nervoso che fa girare la testa con, in aggiunta, diversi aspetti di quelli che normalmente risultano odiosi o stucchevoli in un film e che non ho nemmeno voglia di star qui a elencare. Se poi si vuol fare un film su strane cospirazioni bisognerebbe farlo in modo convinto e non gettare il sasso per poi nascondere la mano. Certo... non è un documentario, è fiction, ma sembra… leggi tutto
Direi che per capire questo film bisogna concentrarsi sul finale, superba l'interpretazione di Aaron Eckhartnel nel ruolo dell'investigatore compulsivo. Praticamente si scopre che Arthur non è uscito fuori di testa, ma è stato tradito dal suo finto amico Jimmy e dalla complice bionda per farlo sembrare un pazzo delirante, obbiettivo poi raggiunto. Avevano bisogno di una… leggi tutto
Stile nervoso che fa girare la testa con, in aggiunta, diversi aspetti di quelli che normalmente risultano odiosi o stucchevoli in un film e che non ho nemmeno voglia di star qui a elencare. Se poi si vuol fare un film su strane cospirazioni bisognerebbe farlo in modo convinto e non gettare il sasso per poi nascondere la mano. Certo... non è un documentario, è fiction, ma sembra…
Direi che per capire questo film bisogna concentrarsi sul finale, superba l'interpretazione di Aaron Eckhartnel nel ruolo dell'investigatore compulsivo. Praticamente si scopre che Arthur non è uscito fuori di testa, ma è stato tradito dal suo finto amico Jimmy e dalla complice bionda per farlo sembrare un pazzo delirante, obbiettivo poi raggiunto. Avevano bisogno di una…
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Commenti (7) vedi tutti
Gomblotto!!1!! In effetti non ci si capisce nulla, ma forse è meglio così. Un altro film dalle buone intenzioni, ma dai pessimi sceneggiatori.
commento di PsychomammaTroppo incasinato, voto 2
commento di stokaiserNon bastano gli occhi di Eckhart,(quasi) perennemente sbarrati, per aggiungere "pathos", no. Serve una valida sceneggiatura e una altrettanto valida regia. Voto: 4 (quattro).
commento di Roberto MorottiInterpretazione alimentare per il duo Lee Jones-Eckhart.
commento di maurizio73A mio parere una boiata terrificante . Spiace veder coinvolti due bravi attori come Eckhart e Jones. Pane per i complottisti sciroccati in giro per il mondo,fra microchip e 5G
commento di quicicascoSarò un po' all'antica ma direi che per fare un film occorra seguire una semplice traccia: l'inizio, lo sviluppo e la fine della storia. Questi tre non possono coincidere, altrimenti si ottiene Wander.
commento di nicopiedeè proprio vero che le vie dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni. quest'opera, attraverso un cartello iniziale, vorebbe essere dedicata "to all indigenous, black and people of color... sfollati in terre rubate alla frontiera..." e così discorrendo. peccato sia un confuso e roboante pasticcio, dalla fotografia accattivante e regia nervosa.
commento di giovenosta