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Meander

Regia di Mathieu Turi vedi scheda film

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La recensione su Meander

di undying
2 stelle

Acclamato horror, ai festival di settore, dal ritmo catatonico e con trama incomprensibile. Seconda sconclusionata regia del francese Mathieu Turi (seguente il poco apprezzato Hostile, 2017), cineasta che farebbe bene ad affidare le sceneggiature a veri professionisti. Novanta minuti di incalcolabile agonia, per chi ha il coraggio di subirlo ...

 

locandina

Meandre (2020): locandina

 

Lisa (Gaia Weiss), avvilita per la perdita della piccola figlia di soli nove anni, vaga per strada meditando il suicidio, fino a quando accetta un passaggio in auto da uno sconosciuto. La radio diffonde notizie sul rinvenimento di alcuni cadaveri, vittime di un serial killer. Colpita dall'autista, Lisa perde i sensi. Quando rinviene si trova imprigionata in un labirinto di tubi, che possono essere percorsi solo strisciando e con al polso un timer che ogni undici minuti annuncia l'imminente manifestazione di una trappola. Fiamme, acqua, acido: Lisa dovrà sforzarsi duramente per sopravvivere, scoprendo con orrore di non essere la sola prigioniera di quella angosciante struttura.

 

Gaia Weiss

Meandre (2020): Gaia Weiss

 

Atteso ritorno dietro la macchina da presa di Mathieu Turi, cineasta che già aveva deluso gli appassionati di horror con il drammatico Hostile (2017). E scriviamo che "già" aveva deluso perché stavolta realizza un lungometraggio indifendibile, sfiancante per quanto monotono e privo di ogni senso logico. Con una trama che non ha inizio, sviluppata senza alcuna coerenza e che si chiude con un finale che fa pentire di aver speso 90 minuti di tempo per guardarsi questa roba. Che l'ispirazione sia venuta al regista scopiazzando dal sopravvalutato The cube (Vincenzo Natali, 1997) è fuor di dubbio. Mentre l'accostamento azzardato da alcuni con Saw (James Wan, 2004) è del tutto campato in aria. Meandre è un film realizzato (anche bene) a basso budget ma questo non giustifica l'approssimazione del testo, talmente accentuata da far sì che il girato sia davvero incomprensibile. Gaia Weiss è una brava attrice, la fotografia è ottima ma l'intero film si limita a proporci la protagonista (vestita con una tuta fantascientifica da supereroina, ispirata da Il quinto elemento di Luc Besson, sic!) sempre in quelle tre pose e nel solito implausibile ambiente. Apparso in Italia nel novembre 2020 al "Trieste Science+Fiction Festival", Meandre ha fatto il giro mondiale dei festival raccogliendo premi un pò ovunque - e confermando l'ipotesi che meno i critici capiscono sulla trama (in questo caso però diremmo che non ci capiscono, comprensibilmente, "un tubo"), più gradiscono - al punto da essere lanciato con enormi aspettative nelle sale cinematografiche francesi, americane e russe. Semplicemente invece, Meandre è un film irrisolto, confusionario e molto, molto, palloso.

 

Gaia Weiss

Meandre (2020): Gaia Weiss

 

"Sarebbe più facile scalare le cime dell'Everest o toccare il fondo della Fossa delle Marianne e persino arrivare al centro della Terra o avventurarsi tra le stelle che pensare di poter penetrare i misteriosi meandri di noi stessi."

(Giuseppe Tobia)

 

Trailer 

 

F.P. 07/07/2021 - Versione visionata in lingua inglese e francese (durata: 90'44") / Date del rilascio: Francia, 26/05/2021; USA, 09/07/2021; Russia, 15/07/2021; Turchia, 03/09/2021

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Ultimi commenti

  1. ValentinaAllavena
    di ValentinaAllavena

    Il giorno che leggerò una tua recensione positiva su un horror che non sia un classico potrò anche darti retta

    1. undying
      di undying

      Ciao. Se scorri le mie passate recensioni, senza andare troppo indietro (vedi il 4 febbraio 2023), noterai che ho considerato molto positivamente tanti film sconosciuti, anche di basso profilo produttivo. Anzi: ho cercato di renderli un pò più noti, visto che molti non sono mai stati tradotti. Alla stessa maniera, non ho avuto condizionamenti di sorta nello sminuire alcuni classici, o blockbuster internazionali che, personalmente, non ho gradito. Ti ringrazio per il commento e per l'attenzione, sicuramente immeritata. Perlomeno se è da intendere alla lettera: non ho mai preteso e, anzi, spero non accada mai da parte di nessun utente del sito, di essere considerato un insegnante in materia. Darmi retta, dici? La visione di un film è un'esperienza soggettiva e non replicabile, talvolta - a distanza di tempo - rimessa in discussione da noi stessi.
      Un saluto...

    2. ValentinaAllavena
      di ValentinaAllavena

      Io guardo solo horror e thriller più che altro perché ho poco tempo e devo farmi una cultura ( che credevo di avere ma paragonandomi ad altri admin del mio gruppo non ho affatto ) perché sono admin in un gruppo di cinema horror da un anno. Leggo spesso recensioni su Film.tv e il davinotti ( che non apprezzo molto perché stronca sempre tutto) perciò leggo le tue recensioni non in modo sequenziale ma alla rinfusa e il tuo nome è quasi sempre associato a stroncature anche dure soprattutto verso horror italiani post 2000. Ad esempio se non sbaglio hai dato opinione negativa su Bianchini che io adoro ( magari mi sbaglio ma mi sembrava di ricordare una tua recensione negativa su Across the river). Sarà stato un caso e sarò sembrata cattiva ma davvero ho quasi sempre letto tue recensioni molto categoriche. Meander non mi ha esaltato affatto ma leggere la tua ennesima opinione cattivella in merito ad un film di questa categoria mi ha fatto sbottare. Niente di personale ovviamente. È che mi piacerebbe che gl'italiani ricominciassero a fare film di genere e se la critica continua a massacrarlli la vedo grigia.

    3. undying
      di undying

      Grazie per la replica. Comprendo benissimo il tuo punto di vista, ma credo ti sei fatta un'opinione sbagliata su di me: il film di Bianchini è uno dei tanti horror italiani post 2000 che ho apprezzato. Assieme a lui, ad esempio, ho cercato di portare alla luce le opere di Giulio De Santi. Ho persino creato una playlist che non dovrebbe lasciare dubbi sulla simpatia che nutro verso il sottobosco degli indipendenti di casa nostra e alla quale rimando la tua cortese attenzione:
      https://www.filmtv.it/playlist/708777/a-volte-ritornano-cripte-e-incubi-tricolore/#rfr:user-1000

      Ciao

  2. JohnWatt85
    di JohnWatt85

    Concordo in pieno con undying.
    Un film assurdo che lascia con l'amaro in bocca.
    Non si capisce assolutamente nulla.
    Può essere interpretato in ogni modo possibile.
    Certi registi farebbero meglio a cambiare mestiere.

    1. undying
      di undying

      Il passaggio televisivo del film si è fatto notare, dividendo esattamente in due opposte direzioni i pareri del pubblico. La media di 5/10 (anche sull'imdb con oltre 10.000 voti) rispecchia esattamente questa tendenza.
      Grazie, JohnWatt85, per esserti soffermato da queste parti, e per avere lasciato una tua opinione.

  3. Paramecio
    di Paramecio

    E' un film che piace o non piace, ha certamente il sapore di qualcosa di già visto a livello claustrofobico ma non condivido il tuo parere, che è comunque apprezzabile e rispettabile. Meander è un film che ti tiene incollato, dove la tentazione di interrompere la visione viene costantemente tradita dal voler sapere cosa succede dopo. L'interpretazione della protagonista è magistrale, considerando che quasi tutto il film ha lei come primo piano e quindi è bravissima a tenere la tensione sempre alta, in quel misto di sconforto e reattività che ci si aspetta in una situazione simile. Forse ci siamo vaccinati i sensi da tanti film già visti ma, se ci limitiamo a valutare il film in sé stesso, non possiamo che decretarne, a parer mio, il successo, derivante da quell'incapacità di staccarsi dalle scene, mischiata alla volontà tradita di interromperne la visione.

    1. undying
      di undying

      Grazie per essere intervenuto lasciando un diverso parere, espresso con molto garbo e ben giustificato, al punto che, più di un messaggio, il tuo intervento sembra una recensione. È sempre interessante confrontarsi partendo da punti di vista differenti, se non opposti.
      Un saluto

  4. Paramecio
    di Paramecio

    Grazie a te, dal confronto nascono le cose migliori!
    Un saluto

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