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Breeder

Regia di Jens Dahl vedi scheda film

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La recensione su Breeder

di mck
5 stelle

"Breeder" si muove costretto nella gabbia che si è autoimposto come canovaccio erigendola con le sbarre forgiate nei decenni dai sottogeneri affrontati ricalcandoli.

 

“Non mi piaccioni i cani. Da bambina sono stata morsa. Proprio non riesco a fidarmi di loro. Con Karat però è diverso.”
Ecco, Karat è un… cavallo: e questa prima linea di dialogo, recitata dalla protagonista Sara Hjort Ditlevsen (“Borgman” e “Dirk Ohm, Illusjonisten”), dimostra quanto e come il copione di Sissel Dalsgaard Thomsen sia non “narrativamente”, ma “costruttivamente” sgangherato.

 

Sara Hjort Ditlevsen

Breeder (2020): Sara Hjort Ditlevsen


Da “Gattaca” ad Old, passando per “Hostel”, questo “Breeder” (allevatrice/selezionatrice), il secondo lungometraggio diretto [con goffe e impacciate scene d’azione, e almeno un evidente problema in sala di montaggio: l’alfanumerico marchio a fuoco compare, per ben due volte, sulla spalla di Mia prima che “il Cane” (Morten Holst) glielo infligga], ma non scritto (e come puro metteur en scène è la prima volta per lui), da Jens Dahl (dopo “3 Ting”, con Nikolaj Coster-Waldau, e il corto “2 Piger 1 Kage”, sempre con Sara Hjort Ditlevsen), già co-sceneggiatore, con lo stesso regista, del “Pusher” di NWR, raccoglie paure sbilenche e istanze di vendetta [Exploitation WiP (Woman in Prison), Medical Thriller, Torture Porn, Revenge Movie], mettendole in gioco e in atto con piatta automaticità (con una “coraggiosa” sottotraccia bondage-sadomasochistica che emerge “libertaria” nel finale, ma che avrebbe meritato ben altre possibilità dialettiche).

 

Signe Egholm Olsen

Breeder (2020): Signe Egholm Olsen


Sara Hjort Ditlevsen (mentre completano il cast Anders Heinrichsen, Signe Egholm Olsen, Jens Andersen ed Eeva Putro), lo stesso anno di “Breeder”, partecipa a “Gourmet”, il videoclip dell’omonimo brano di Nikoline Vicic Rasmussen, (Maria Di Donna + Veronica Lucchesi + Francesca Calearo) diretto e co-interpretato dalla stessa militante politica, Dottoressa in Fisica e porno-rapper danese: ecco, quello un’occhiata la merita.

 

Altro consiglio: al posto di “Breeder” - e a parte, ovviamente, il cronenberghiano e liminale solo semanticamente “the Brood” -, assistere attentamente a “Breeders”, la serie tv in 3 stagioni di e con Martin Freeman.

 

Sara Hjort Ditlevsen

Breeder (2020): Sara Hjort Ditlevsen


Lo stesso "Breeder" si muove costretto nella gabbia che si è autoimposto come canovaccio erigendola con le sbarre forgiate nei decenni dai sottogeneri affrontati ricalcandoli.

 

* * ½/¾ - 5.5   

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