Regia di Julien Duvivier vedi scheda film
visto qualche decennio fa, ricordo una noia mortale. rivisto adesso, rivalutato appena, ma non tanto di più. abbastanza elementare e scolastico, il film si fa guardare per quell'aria vintage che ammanta tutto il film. è in pratica un'oggetto di modernariato, come sembra la fiera dell'esotico e del moderno l'arredamento del castello dei Campo. fin da quando vediamo sorridere sornione delon alla vista di quella splendida matrona di senta berger, s'intuisce già il losco che albergherà durante tutta la visione. il castello isolato, il misterioso cameriere cinese(esoticamente interpretato da un tedesco per la quota di produzione)tutto fare che molto misteriosamente continuaiamo seguirlo nella creazione di vestiti per la signora Campo, freddi il fidato amico di georges campo in pianta stabile al castello. e poi le pillole e la voce che di notte, quando georges dorme, gli ripete pezzi della vita che deve ricordare. quando poi tutto andrà a carte quarantotto, ci si chiede come la gendarmeria potrà mai credere alla confessione. più belli che bravi, ci si rende conto come tutti siano intenti a recitare bene la loro parte di preda e predatori, in un continuo rimestamento di finzione e realtà ad uso e consumo di uno spettatore divertito più che altro a scoprire come andrà a finire. un film buono per un pomeriggio caldo d'estate.
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