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Climbing Iran

Regia di Francesca Borghetti vedi scheda film

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La recensione su Climbing Iran

di Gangs 87
7 stelle

Dove può arrivare la determinazione di una donna? Fin dove riesce a spingere una passione? Ma soprattutto quale prezzo si è disposti a pagare per la libertà? Sembra racchiudere queste e ben altre miriadi di domande, il documentario di Francesca Borghetti presentato in anteprima mondiale, fuori concorso, ad Alice nella città. Il film racconta la storia di Nasim Eshqi iraniana, arrampicatrice professionista, che fin da piccola si è sempre sentita più vicina all’essitenza maschile piuttosto che a quella femminile e che da sempre ha praticato sport in parte vietati, alle donne nel suo paese fino a trovate nell’arrampicata la sua totale dimensione.

 

Attraverso uno sguardo rispetto e parzialmente esterno, Francesca Borghetti lascia pieno spazio alle parole ed ai pensieri di Nasim, lasciandola libera di raccontare e mostrarci il suo straordinario rapporto con la natura e, in particolar modo con la montagna che è riuscita, a detta sua, anche a tirare fuori la sua parte più femminile, celata da sempre.

 

L’utilizzo di riprese mozzafiato dall’alto e di scenari mirabilmente fotografici, rendono la breve visione, il film dura poco meno di sessanta minuti, una goduria per gli occhi, di una piacevolezza tale, sia in ciò che si vede che in ciò che si racconta, quasi sussurra, che alla comparsa dei titoli di coda, se ne sente già la mancanza.

 

Pur trattando temi religiosi e propri dell’Ira, come può essere la considerazione della donna, tema importante e controverso da sempre, la Borghetti riesce a dare voce ad una realtà con rispetto, rendendo l’essenza femminile il fulcro dell’intera pellicola; a partire dalla locandina, totalmente rosa, che non solo richiama il colore dello smalto della protagonista, ma diventa il simbolo di appartenenza ad un genere che ancora oggi è messo spesso in disparte.

 

Tra politica, religione e natura, il documentario di Francesca Borghetti è un’opera delicata, capace di dare voce ad un desiderio forse fuori dagli schemi ma capace di racchiudere il senso comune del femminile di un intero paese.

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