Regia di Enrico Oldoini vedi scheda film
La trama non sarebbe neanche da buttare ma è sviluppata senza la dovuta incisiva comicità ne tanto meno con toni melodrammatici adeguati, ne risulta quindi un fallimento su entrambi i fronti.
Verdone è fuori parte: cerca di trovare un punto di equilibrio fra il se stesso dei film del futuro prossimo venturo e il Manuel Fantoni fotocopiato in "Borotalco", senza riuscirci direi e questo marinaio un po' smargiasso e spara cazzate è l'ultima ruota del carro delle sue interpretazioni, la scelta di affiancarlo a Lello Arena è l'accettata mortale per il film di Oldoini, magari sarò un po' di parte perchè il barbuto comico napoletano non l'ho mai sopportato più di tanto ma mai come in questo film in cui il suo mitragliante vocabolare condito da tempi comici scoordinati è davvero fastidioso.
Il tentativo di fondere la comicità capitolina e quella partenopea fallisce miseramente in questo film realizzato in un periodo in cui le scuole comiche più influenti dello stivale venivano spesso messe a confronto con l'interazione di attori di grido, Benigni e Troisi fecero meritatamente il botto, Montesano e Pozzetto ottenero risultati mediocri ma Verdone e Arena sono quasi inguardabili e il loro affiatamento è davvero asmatico.
Il terzo incomodo Marina Suma si dimostra un'attrice con poca personalità: diretta con mano ferma e le giuste indicazioni poteva dire la sua ma con un regista esordiente e inesperto che l'ha lasciata a briglia sciolta dimostra i suoi limiti e affonda nella mediocrità come i suoi colleghi maschili.
"Cuori nella tormenta" è quindi un film caduto con merito nel dimenticatoio e non credo sia ricordato in maniera positiva da nessuno dei tre protagonisti, non a caso Verdone proseguirà con una solida carriera cinematografica mentre i suoi colleghi partenopei tramonteranno con il finire degli anni ottanta.
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