Regia di Brannon Braga vedi scheda film
Gradito ritorno di Clive Barker come produttore per un progetto ispirato ai sui scritti, nato come serie televisiva e costretto - causa Covid - a confluire in lungometraggio.
"Moriamo tutti. Ma a volte i racconti della nostra scomparsa sono così scioccanti, che devono essere scolpiti per sempre nella nostra memoria collettiva. C'è un posto dove questi orrori vengono trascritti dai morti, che vogliono le loro storie essere raccontate." (Mary)
Jenna (***)
Afflitta da una insolita patologia, la misfonia (ovvero la percezione amplificata e distorta dei suoni), Jenna (Britt Robertson) fugge di casa per raggiungere Los Angeles. Il viaggio in autobus diventa a breve insopportabile proprio a causa dei rumori e Jenna decide di sostare in un bed & breakfast. Accolta amorevolmente da Ellie (Freda Foh Shen) e Sam (Nicholas Campbell), lentamente scopre di essere finita nelle mani di due sadici che praticano amputazioni ai clienti per poi conservare in stato vegetativo i corpi delle vittime.
Miles (***1/2)
La professoressa Mary (Anna Friel), dopo aver perso a causa della leucemia il piccolo figlio Miles, viene avvicinata da Simon (Rafi Gravon): un medium che sostiene avere ricevuto un messaggio da parte del piccolo deceduto. La donna, impressionata dall'esibizione di Simon, tramite alcuni finanziatori avvia un gruppo di ricerca sul paranormale. Dopo essersi innamorata di Simon, Mary scopre con orrore che l'uomo la tradisce e, peggio, che ha organizzato una messa in scena ai suoi danni. Simon confessa di non essere affatto un medium ma di averla truffata.
Bennett (**1/2)
Dopo aver eliminato un uomo, dal quale ha appreso di un libro di valore, definito "Book of blood", il killer Bennet (Yul Vazquez) si dirige nel malfamato quartiere di Ravenmoor dove dovrebbe trovarsi il prezioso testo. Assieme al socio Steve (Andy McQueen) raggiunge il luogo indicato. Qualcosa però sembra andare storto, dal momento che Steve si uccide e che al posto del libro Bennet trova Mary in compagnia di Simon. Simon è in condizioni disumane, con la pelle del corpo ricoperta di ferite a forma di parole e frasi...
"La vita è un problema, alla ricerca di una soluzione."
Dopo il mediocre Book of blood (del regista e compositore musicale John Harrison, 2008), le opere cinematografiche ispirate ai testi di Clive Barker - realizzate a cominciare da metà Anni '80 - trovano una battuta di arresto. Va detto che il più delle volte (ad eccezione di Hellraiser, diretto dallo stesso scrittore), le riduzioni cinematografiche dei suoi "libri di sangue" (sei, giunti in Italia come Infernalia, Ectoplasm, Sudario, Creature, Visions e Monsters) non hanno dato origine a titoli memorabili. Al contrario si tratta di horror poco riusciti e velocemente dimenticati. Probabilmente data la complessità del testo originale, per sua natura di difficile adattamento a lungometraggio.
Nel 2020 Clive Barker e Brannon Braga pensano sia giunto il momento di riportare alla luce quei racconti e, patrocinati dal canale streaming Hulu, progettano la realizzazione di una serie televisiva. Purtroppo il Covid impone di frenare e il piano si blocca dopo le riprese dei primi episodi che vengono per l'occasione adattati a film antologico. Questo Books of blood, destinato ad essere distribuito in streaming nel mese di Halloween. Non abbiamo idea di come avrebbe potuto svilupparsi la serie, ma quel che è certo è che - Hellraiser a parte - siamo di fronte al migliore adattamento degli scritti di Clive Barker. Un antologico suddiviso in tre episodi, con solo quello centrale (Miles) veramente ispirato ai testi originali. Qui la componente horror è di tipo psicologico ma non mancano - grazie ad un ponderato uso di effetti sonori e trucchi visivi - momenti di impressionante impatto emotivo. Il paranormale viaggia parallelamente alla realtà mentre i protagonisti intrecciano i loro percorsi grazie ad una sceneggiatura di impianto "corale" che spostando avanti e indietro nel tempo vari momenti del racconto, contribuisce a rendere organico ed omogeneo l'apparente trittico. Tutto si riconduce quindi al libro, scritto con il sangue sul corpo del medium.
Braga ha un ottimo senso del cinema, gli attori recitano in maniera esemplare e, a dispetto della destinazione finale del prodotto, Books of blood finisce per essere molto migliore dei tanti horror destinati alla sala cinematografica. L'inserimento del brano musicale Deep six di Marilyn Manson è probabilmente da attribuire ad Adam Simon, coproduttore (assieme a Barker) e cosceneggiatore del film. Simon era giunto anche in Italia con un film del 1990 (Brian Dead) mentre, in anni recenti, è stato autore del cortometraggio Marilyn Manson: Cupid carries a gun (2014).
"Gli uomini dell’occidente vivono come se non dovessero non morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto." (Dalai Lama)
Trailer
F.P. 17/10/2020 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 107'27") / Data del rilascio USA (streaming): 07/10/2020
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