Regia di Carine Tardieu vedi scheda film
16° FESTA DEL CINEMA DI ROMA - SELEZIONE UFFICIALE
"Ma io e te stiamo ancora respirando la stessa aria. Allora approfittiamone!"
Come possano convergere in una storia d'amore e di sesso le vite di una anziana ma ancora affascinante architetto settantenne affetta da un inizio di Parkinson, ed un brillante oncologo quarantenne di bell'aspetto e felicemente sposati, se lo chiedono in molti - persino l'anziana interessata, ma non il suo giovane amante, che si ritrova a scoprire in lei l'origine di un entusiasmo per la vita che in realtà la sua vita apparentemente felice e realizzata in realtà gli celava.
Una moglie che riuscirà ad essere comprensiva, anche per il bene di tutta la famiglia, farà in modo che tutto non si sfasci come le circostanze paiono indicare.
Una storia d'amore impossibile resa credibile ed appassionata grazie soprattutto ad un cast corso e davvero convincente, in mezzo a cui spiccano, manco a dirlo, una sontuosa regina del cinema d'Oltralpe, ovvero Fanny Ardant, magnifica e regale più che mai, oltre che l'ottimo Melvil Poupaud, a cui si affianca una tenera Cécile de France che risulta strepitosa quando le appare in viso quella espressione malinconica che da tempo risulta il suo marchio di fabbrica più convincente. In regia Carine Tardieu, che ci era piaciuta già nel precedente Toglimi un dubbio, visto alla Quinzaine di Cannes nel 2017.
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