Regia di Carine Tardieu vedi scheda film
I francesi e l’amour fou. Che qui tanto folle neanche è, giusto il pretesto per una storia d’amore che se non fosse stata tra Fanny Ardant e un uomo bello, aitante e pure oncologo più giovane di lei a nessuno gliene sarebbe importato niente. Madame Ardant rimane una donna meravigliosa e un’attrice sublime, anche perché per dare credibilità a certi dialoghi e ad alcune scene, soprattutto vista l’inettitudine attoriale della controparte maschile, solo una grande attrice poteva riuscirci. La storia non credo che valga la pena di essere narrata, come le implicazioni mediche e le inevitabili aperture drammatiche ad una malattia incombente. Che non ci sia nessuna reale alchimia fra i due protagonisti rende impossibile credere ai sentimenti che vorrebbero portare sullo schermo, si rimane affascinati dalla prova dell’Ardant, perché rileva, con garbo ed ironia, le inquietudini di una donna sedotta da un uomo più giovane, ma di quello che passi all’interno di lui non si hanno tracce, se non quelle imposte, probabilmente, dalla sceneggiatura. E allora di questo amore quasi adolescenziale, giovane perché totale e più che altro totalmente irresponsabile non resta che una scialba messinscena, inondata di musiche ad alto impatto emotivo, il mondo degli amanti è solo loro e infatti chissenefrega.
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