Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
La carriera registica di Lucio Fulci ebbe la sua maggior visibilità ed anche la maggior possibilità di trovare cultori negli anni che chiusero i Settanta ed aprirono i Novanta:da "Zombi 2" in poi,il regista toscano virò nettamente verso pellicole in cui effetti splatter si sprecavano e la dimensione orrorifico-fantastica la faceva da padrona,ed in questo senso fu curioso che il rappresentante più celebre del genere thriller all'italiana,Dario Argento,seguì egli stesso la linea fulciana,vedi "Inferno".In un gioco comunque di riferimenti reciproci,uscì anche "Quella villa accanto al cimitero",horror su una casa infestata con escalation di massacri particolarmente sanguinari,soprattutto nell'ecatombe conclusiva che si svolge nella cantina della casa maledetta. C'è un professor Freudstein (che ingegno nell'elaborare un nome...) che ha fatto una scomparsa misteriosa,un bambino che comunica con una strana bambina che appare e scompare,strani rumori che vengono dalle fondamenta dell'abitazione in cui è appena giunta la famigliola votata alla strage,tutti ingredienti risaputi e clichès vari di un genere amato senza filtri dagli appassionati.Il film,rispetto a "L'aldilà",sembra andare più sul risaputo,con tanto di bambole inquietanti e cadaveri sparsi nel sottosuolo,procede con zoomate che sottolineano i momenti di tensione e delitti in cui c'è una fuoriuscita di sangue spropositata rispetto al solito:vietato ai minori di diciotto anni all'epoca della sua uscita,oggi appare più grottesco che spaventoso,l'ambiguo finale in cui si insinua che forse l'entità che orchestra la macabra danza di morte non è chi si pensa,ma una figura apparentemente meno pericolosa,è la cosa migliore di questo lungometraggio.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta