Regia di Pablo Benedetti, Paolo Martini vedi scheda film
"Liminale": è questa la prima parola che, finita la visione del film in oggetto, mi viene in mente. Ammetto che inizialmente sono rimasta un pò spiazzata:inizia come un dramma dalla fotografia glamour e dalle atmosfere sospese, ma poi, da quando lei sparisce, tutto diventa (apparentemente) confusionario. Giocando coi clichè, ma ribaltandoli in più occasioni, "Anja" è un film emotivamente anrchico, onirico, frattale, che si ripiega ripetutamente in se stesso, frammentandosi in numerose scene suggestive. Ci sono molti dettagli da seguire per apprezzare al meglio il tutto, anche se, arrivata alla fine, credo che il miglior approccio sia emotivo e non logico. Un gioco ad incastro volutamente fallace come in " Mulholland Drive" di Lynch, che mi sento di accostare- ovviamente con le giuste distanze- a questa pellicola. In definitiva, un film non perfetto ma, per essere italiano, positivamente anomalo e di qualità. Da vedere, quindi!
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