André Golubev vive in una città portuale che sente non appartenergli. Operaio di un'azienda di imbottigliamento acque, la sua vita galleggia metodicamente in una quotidianità soffocante che si spezza nel momento in cui perde il lavoro. Quando tutto sembra sfuggirgli di mano, però, si imbatte in Anja Lùkina, una giovane ragazza dai modi ambigui e attrice di film soft porn. Rapita da un gruppo di malviventi russi, la donna porterà Andrej ad affrontare un mondo sotterraneo e notturno, fatto di doppi giochi e incontri pericolosi. Avrà solo quella notte per ritrovarla e scoprire il complotto che si cela alle sue spalle.
Film non facile, non scontato, realizzato con ambizione e grande professionalità. Ottimo tutto l'apparato scenico, regia, fotografia, montaggio, musiche. Recitazione efficace, sceneggiatura intrigante e coraggiosa. Epilogo imprevedibile.
Da vedere e rivedere, per apprezzare al meglio la storia e soprattutto il finale
Regia potente, primi piani, nulla è lasciato al caso. Buona l'interpretazione di Roberto Caccavo. La storia c'è tutta e il ritmo pure; purtroppo la trama si intorciglia troppo nel finale, spiazzando lo spettatore nel frettoloso THE END. Voto: 6
Come dare fascino ad un film? Trama criptica al limite del comprensibile, inquadrature di primi e primissimi piani, ritmo lento, musiche da camera e come tocco finale l'immancabile anglicismo da travasare nel titolo. C'è chi va in brodo di giuggiole per questi minestroni. A me invece è rimasto sullo stomaco.
Dopo "Segnale d'allarme" di Elio Germano, sbarca al Lucca Film Festival un film che prende anch'esso spunto dal surrogato del reale per creare emozioni appaganti. Si tratta di Anja, piccolo film italiano visto in anteprima. Andrej è il paradigma dello "sfigato": appena licenziato, senza amici, senza donna, senza interessi se non un massiccio quanto assuefacente uso di video pornografici.… leggi tutto
"Liminale": è questa la prima parola che, finita la visione del film in oggetto, mi viene in mente. Ammetto che inizialmente sono rimasta un pò spiazzata:inizia come un dramma dalla fotografia glamour e dalle atmosfere sospese, ma poi, da quando lei sparisce, tutto diventa (apparentemente) confusionario. Giocando coi clichè, ma ribaltandoli in più occasioni, "Anja"…
Un film dai toni cupi che rievoca atmosfere drammatiche di altri tempi.
La trama è interessante e ben sceneggiata. Richiede almeno una seconda visione per poter essere compresa appieno.
Ottima prova degli autori e del cast di attori. Peccato solo per la mancanza dei sottotitoli in italiano (almeno su Amazon Prima dove è stato visionato).
Consigliato!
Una premessa è d’obbligo: Anja – Real Love Girl non è affatto un film “italiano”, o perlomeno quello che si potrebbe immaginare dalle informazioni sulla trama. Solitudine, depressione, immigrazione sono tematiche trattate così lontanamente dallo stereotipo autoriale italiano. Tutta la pellicola, la bellissima fotografia e le efficaci musiche in…
Dopo "Segnale d'allarme" di Elio Germano, sbarca al Lucca Film Festival un film che prende anch'esso spunto dal surrogato del reale per creare emozioni appaganti. Si tratta di Anja, piccolo film italiano visto in anteprima. Andrej è il paradigma dello "sfigato": appena licenziato, senza amici, senza donna, senza interessi se non un massiccio quanto assuefacente uso di video pornografici.…
Un anomalo thriller Anja Real Love Girl: cupo come un noir ma con una bella fotografia colorata. Un po' drama, un po' melò. Un film italiano che sembra attingere ad altre atmosfere, da De Palma, come ha detto uno dei registi, ma anche Bunuel e Bergman. Trama avvincente e complicata. Mi riprometto di giudicare alla seconda visione, quando il puzzle sarà ricostruito. Nota di merito…
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Commenti (6) vedi tutti
Film non facile, non scontato, realizzato con ambizione e grande professionalità. Ottimo tutto l'apparato scenico, regia, fotografia, montaggio, musiche. Recitazione efficace, sceneggiatura intrigante e coraggiosa. Epilogo imprevedibile. Da vedere e rivedere, per apprezzare al meglio la storia e soprattutto il finale
commento di davidegiRegia potente, primi piani, nulla è lasciato al caso. Buona l'interpretazione di Roberto Caccavo. La storia c'è tutta e il ritmo pure; purtroppo la trama si intorciglia troppo nel finale, spiazzando lo spettatore nel frettoloso THE END. Voto: 6
commento di GARIBALDI1975Come dare fascino ad un film? Trama criptica al limite del comprensibile, inquadrature di primi e primissimi piani, ritmo lento, musiche da camera e come tocco finale l'immancabile anglicismo da travasare nel titolo. C'è chi va in brodo di giuggiole per questi minestroni. A me invece è rimasto sullo stomaco.
commento di bombo1Un film italiano che non è italiano
leggi la recensione completa di AxonFilm piccolo ma interessante.
leggi la recensione completa di CinealmSUno strano thriller psicologico d'atmosfera
leggi la recensione completa di DDanvers