Regia di Kevin McManus, Matthew McManus vedi scheda film
Horror intimista e silente che penetra sottopelle e sedimenta a lungo nella memoria a visione conclusa, ricordandoci che là fuori c'è qualcosa. Che l'uomo forse non è al vertice della scala evolutiva e che qualcosa o qualcuno da realtà trascendenti ci tiene imprigionati come pesci in un enorme acquario.
In una piccola baita di Block Island l'anziano pescatore Tom Lynch tiene un comportamento sempre più stravagante. Se ne accorge il figlio Harry (Chris Sheffield), che ha deciso di condividere con lui una vita solitaria e circoscritta a quel piccolo mondo. Altre due figlie hanno invece scelto un'altra strada: Jen (Heidi Niedermeyer) si è stabilita a New York, mentre Audry (Michaela McManus) si è specializzata in biologia marina e vive con la piccola figlia Emily (Matilda Lawer). Da qualche tempo accadimenti insoliti si verificano sull'isola, coinvolgendo numerosi pesci e uccelli rinvenuti misteriosamente morti sulle rive del mare. Ragione per cui Audrey torna a casa, ossia si riavvicina al fratello per studiare il fenomeno. Proprio durante la sua permanenza però accade una tragedia: il padre scompare dopo essere uscito di notte in barca e successivamente il suo corpo martoriato viene rinvenuto sulla costa. Harry, sconvolto, inizia a subire perdite di memoria e vuoti temporali, tanto che le sorelle temono stia sprofondando in uno stato di follia irreversibile.
"So che ti sembra strano ma la maggior parte dei pesci che prendiamo viene ributtata in acqua pochi giorni dopo. Li usiamo per imparare. Li studiamo così possiamo conoscerli bene, e possiamo aiutarli meglio. So che sembra cattivo e spaventoso ma prendendo qualche pesciolino coraggioso dal mare e studiandolo... riusciremo ad aiutare tutti gli altri pesciolini. Stiamo facendo una cosa buona." (Audry spiega alla piccola figlia il suo lavoro)
"Perdo i minuti, perdo le ore. Non ricordo cosa ho fatto o dove ero in certi momenti. Ho paura di quel che mi sta accadendo." (Harry)
Sulla scia di teorie fortiane (da Charles Fort) i fratelli McManus mettono in cantiere il loro secondo lungometraggio (dopo Funeral kings, 2012). Lo fanno curando a livello maniacale la sceneggiatura che è il vero punto di forza - assieme alle eccezionali interpretazioni - di questo affascinante Block Island Sound. Un horror che rifiuta il banale e spesso infantile approccio splatter per azzardare invece il rischioso tema del suggerito e dell'implicito. Un film intimista e fortemente drammatico (straziante lo stato di Harry incapace di elaborare il lutto del padre) che si sviluppa in maniera impeccabile partendo dal razionale sino ad approdare, gradualmente e con intelligenza, ai fenomeni - per dirla con Fort - "dannati". A dare credibilità alla storia contribuisce in maniera notevole il talentuoso Chris Sheffield, giovane e bravissimo attore in grado di rappresentare sullo schermo tutto il malessere e l'abbandono provato di fronte alla perdita di una persona cara, alla quale il protagonista è rimasto legato sino alla maturità e oltre, evitando contatti sociali, amicizie e addirittura una moglie e relativa famiglia. Questo è il primo piano di lettura di The Block Island Sound, che poi procede con una trama articolata e complessa, parallelamente, a livello metaforico.
I McManus non danno risposte, suggeriscono invece la plausibilità di una dimensione (la quarta) tangente alla nostra. Una dimensione imperscrutabile all'essere umano che - come un pesce nell'acqua inconsapevole di quel che accade sulla terra - finisce per essere cavia da laboratorio, creatura (per creature che stanno appunto all'uomo come l'uomo sta ai pesci) destinata ad essere rapita dal suo habitat, sollevata in cielo e risucchiata in una dimensione "altra". Il potenziale del soggetto è di enorme portata e i due registi si muovono con delicatezza (ma piazzando anche suggestivi momenti da cardiopalma) nel territorio dell'ignoto. La storia coinvolge grazie anche alle ottime interpretazioni, un montaggio impeccabile (valorizzato dalla potente e incalzante soundtrack) e una grandiosa cinematografia. The Block Island Sound è cinema allo stato puro, ossia in grado di sollecitare la fantasia e rendere quei fantasmi di luce che appaiono sullo schermo maschere umane da tragedia greca, avvilite da debolezze, timori, incertezze e dubbi. Tra loro è però presente anche un positivo e coraggioso idealista pronto a tutto per difendere il padre, tanto da scegliere di imbattersi in uno stesso amaro destino nel vano e impossibile tentativo di conoscere una realtà impercettibile e inconoscibile, preclusa alla nostra conoscenza a causa dei limiti sensoriali della nostra specie.
"La Terra è una fattoria. Siamo proprietà di qualcun altro." (Charles Fort)
F.P. 12/03/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 99'02")
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