Regia di George Cukor vedi scheda film
Dramma teatrale, che risente nella messa in scena del recente passaggio dal muto, nel senso fotografia molto espressionista ed impostazione attoriale fortemente sottolineata, anche dallo stesso trucco. Meno male che alla regia c’è un grande come Cukor che rimase fulminato dal provino fatto dalla Hepburn, ed sottrasse diverse atmosfere drammaticamente esagerate. Certo la provenienza teatrale del dramma è ancora presente e gli sceneggiatori si sono troppo adagiata sulla storia, ma la presenza deal Hepburn riesce a dare un certo equilibrio, pur rimanendo la storia fortemente inquadrata.
Trama al limite, ma che regia ed Hepburn sono riuscito a leggermente smaltire
Una grande regista che ha tutti i numeri per sostenere e alleggerire una storia come questa, quel tanto da renderla cinematografica. Siamo agli inizi della sua carriera cinematografica, benchè veniva dal teatro ed aveva avuto esperienze come dialoghista
Una colonna enorme del teatro e del cinema
Al suo debutto , sembra già una consumata interprete: formidabile!
Il ruolo della molgie, abbastanza datato
Il secondo marito
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