Trama
La trentenne Julie vive con il quarantenne Aksel, un fumettista di culto. Aksel è un uomo amorevole e attento e la vita della coppia nella scena artistica di Oslo è fatta di cocktail ed eventi a cui prendere parte. Julie, però, non si sente realizzata. Incapace di sopportare il peso delle aspettative della sua famiglia o il desiderio di Aksel di avere un figlio, continua a inseguire sogni personali che cambiano in continuazione. Una sera, mentre cerca disperatamente di riscoprire alcune sensazioni perdute della sua giovinezza, Julie si intrufola a una festa di nozze, dove fa la conoscenza di Eivind, un suo coetaneo.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Thelma, il mio film precedente, era un film di genere che aveva a che fare con la suspense e il soprannaturale e con personaggi che erano lontani dalla mia vita. Dopo quel film, ho sentito il bisogno di tornare alle origini e di parlare di quelle idee, quei personaggi, quelle situazioni e quel tipo di cinema con cui è iniziato. Quindi, tutto è cominciato come una terapia: di cosa voglio parlare nella mia vita in questo momento? Ho quarant'anni, ho visto amici passare attraverso diversi tipi di relazioni e ho sentito di voler raccontare dell'amore e della negoziazione tra la fantasia di come pensiamo che sarà la nostra vita e la realtà di ciò che diventiamo. Il personaggio di Julie ha cominciato così a prendere forma: una donna spontanea, che cerca e crede di poter cambiare identità per poi dover improvvisamente confrontarsi con i limiti del tempo e di se stessa. Non c'è un numero infinito di possibilità nella vita ma simpatizzo con il suo desiderio.
Ho voluto sondare alcune delle questioni inerenti a una giovane donna d'oggi: amore, sesso, relazioni, maternità, età adulta, carriera... Mi sono posto alcune domande essenziali e credo che possano interessare chiunque. La persona peggiore del mondo tratta di come le relazioni rispecchiano le nostre aspettative esistenziali di vita. Nella nostra cultura, siamo educati ad aspettarci che l'amore sia il luogo in cui realizziamo noi stessi, e lo stesso con le nostre carriere. Questo film è uno studio sul personaggio di Julie. Non volevo fare una dichiarazione generale su cosa significhi essere una donna oggi: sarebbe impossibile. Il fatto che lei sia una donna è venuto da solo, attraverso le situazioni veritiere, l'umorismo, la satira e le cose diverse che ho vissuto, visto o immaginato. Non ho molto controllo quando scrivo: con il mio co-sceneggiatore Eskil Vogt, cerchiamo di trovare idee interessanti da esplorare in modo veritiero. La cosa grandiosa dell'arte è che non deve essere un'analisi psicologica o uno studio sociologico: si sposa che possa raccontare la verità su una persona e, che al di là di questa, ci sia qualcosa di più grande a cui pensare.
Fare un film sull'amore e chiamarlo La persona peggiore del mondo, la persona peggiore del mondo, ha ovviamente qualcosa di ironico. Di fronte all'intimità e alle relazioni, Julie sente di aver fallito er tutta la durata del film. Si sente come la persona peggiore del mondo e, a quanto pare, anche alcuni degli altri personaggi provano la stessa sensazione di fallimento personale. Le relazioni d'amore oggi sono molto complesse forse proprio a causa della troppa libertà: forse, la libertà è complicata!".
Trailer
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- Prix d'interprétation féminine a Renate Reinsve al Festival di Cannes 2021
Commenti (10) vedi tutti
New York però ad Oslo.
commento di forseE' segnato come commedia ma rimane un dramma a tutti gli effetti,con personaggi ben delineati,compresa la brava attrice protagonista,dove ha meritato il premio a Cannes. Averne di film cosi' con descrizioni sulla vita reale e credibile.Promosso,bravo Trier.
commento di ezioCon "La persona peggiore del mondo", Joachim Trier riesce nel compito non facile di mostrare, tanto la bella leggerezza che caratterizza sul nascere il sentimento amoroso, quanto la complessità nel fare dell'amore un solido pilastro della propria vita. E lo fa senza presupposti moralistici, ma lasciando emergere solo il piacere del narrare.
commento di Peppe ComuneUn film sull’autenticità della vita senza orpelli moralistici: la forza del cinema nordico
leggi la recensione completa di siro17Sarà che sono vecchia e che quell'età l'ho passata da un po', ma a me questo film mi è sembrato insulso e noioso. Alla protagonista che fa pipì davanti all'ennesima conquista ho mollato
commento di Artemisia159312 capitoli più o meno noiosi, insignificanti e petulanti.
commento di gruvierazLa disperazione di non voler essere se stessi pur volendo essere se stessi è la contraddizione di fondo in cui si dibatte l'esistenza di Julie, rispecchiata negli altri che le stanno intorno, nonostante la coltre di civismo... Bel film in salsa Kierkegaard, 8/10.
commento di logosOttimo film. Voto 8.
commento di PacxiottoLa vicende drammatico sentimentali della 30enne Julie persona volubile ma non superficiale suddivise in prologo, 15 capitoli ed epilogo. La regia di Trier è briosa ed anche creativa, con l'apporto di diversi spunti ma senza esagerare. Poco comprensibile invece la scelta di una voce narrante molto più anziana della protagonista (almeno nella v. ita)
commento di bombo1Film "di formazione" intenso e ben girato. Ottima la prova attoriale di Renate Reinsve.
leggi la recensione completa di Furetto60