Regia di Guido Brignone vedi scheda film
Per scommessa un ragazzo bacia una sconosciuta in stazione; lei, fidanzata con un rampollo di buona famiglia, viene lasciata. Solo l’intervento di una intraprendente zia riesce a risolvere in positivo la vicenda.
Che sia un film d’altri tempi è il minimo che ci si possa aspettare; Gli uomini non sono ingrati è una pellicola del 1937 e rispetta a perfezione i canoni del cinema italiano di quell’epoca, a partire dall’ambientazione in terra ungherese che svia qualsiasi considerazione moralistica sulla trama di modo da non coinvolgere i rispettabilissimi italiani in situazioni potenzialmente scabrose. A ben vedere comunque di scabroso non c’è proprio nulla qui, anzi: i toni sono sempre leggerini, i personaggi (almeno quelli centrali) pieni di buone intenzioni e il lieto fine è palese fin da subito. Il soggetto della pellicola reca le firme di Aldo Vergano ed Ettore Margadonna; di quest’ultimo e di Alessandro De Stefani la sceneggiatura: un lavoro – si potrebbe definire – di routine, una sorta di pochade da ‘telefoni bianchi’ che coniuga buoni sentimenti, risatine e ovviamente una morale limpidissima. Gino Cervi, Enrico Viarisio, Amelia Chellini, Isa Pola, Luigi Almirante, Maria Jacobini e Giulio Stival sono i nomi principali sul cartellone: affatto male come cast. La regia di Guido Brignone è mestiere al cento per cento. 3/10.
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