Regia di Lasse Hallström vedi scheda film
David Copperfield e un orfanotrofio nel Maine. La raccolta delle mele e la pesca delle aragoste. L’etere e gli aborti. La proiezione ripetuta di “King Kong” e il drive-in deserto. “Cime tempestose” e le malattie del cuore. L’ironia del dottor Larch (un perfetto Michael Caine da Oscar) e la tenerezza del suo saluto agli orfani dagli occhi tristi: «Buona notte, o principi del Maine, re del New England». Il passaggio all’età adulta di Homer Wells (Tobey Maguire, il ragazzo di “Pleasantville”) e la scoperta di altri dolori, amori e perdite. Uno scrittore americano, John Irving, e un cineasta svedese. Il touch inconfondibile della Miramax. Il nucleo emotivo di questo adattamento corretto, elegante, patinato, poco brillante, è in un passaggio di Dickens. Nel mondo secondo Homer diventare protagonista della propria vita significa anche perdersi in un amore impossibile tra le braccia della luminosa Charlize Theron. Il sidro può attendere.
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