Homer è cresciuto nell'orfanotrofio di St. Cloud sotto la tutela del dottor Larch, convinto abortista. Quando incontra una giovane coppia benestante, Homer si unisce a loro e riesce finalmente a staccarsi dall'ambiente dell'orfanatrofio. Così si rende conto che le regole che hanno governato la sua vita fino ad allora non gli sono di alcun aiuto, soprattutto quando scoprirà l'amore.
Note
La raccolta delle mele e la pesca delle aragoste. L'ironia del dottor Larch e la tenerezza del suo saluto agli orfani dagli occhi tristi. Uno scrittore americano, John Irving e un cineasta svedese. Il touch inconfondibile della Miramax, il nucleo emotivo di questo adattamento corretto, elegante, patinato, poco brillante, è un passaggio di Dickens.
La naturale necessità di cambiare prospettiva per capire e apprezzare il proprio punto di partenza, per poi farvi ritorno. Un viaggio disorientante per orientarsi nel mondo. Un film disorientato appunto tanto quanto il suo protagonista, ma come il suo protagonista colmo di buone intenzioni e pregevoli virtù.
Film un po' fragile. Un orfano che diventa un bravo medico, esperto di aborti. Scappa dalla sua casa madre e scopre che le regole si possono infrangere. Insomma.
Davvero pochi registi contemporanei sono pallosi come L. Hallstrom! Eppure continuano a lavorare e a piacere (?).Anche una buona storia come questa non si sottrae alla banalità della messa in scena.
Molto carino! Un film piacevole e scorrevole. Non si perde mai nella noia anche grazie alla prova di due attori che fanno del loro meglio e ci riescono brillantemente!!!
Una sfilza di luoghi cumini, condito da colpi di scena ridicoli e da soap opera, una recitazione irritante e personaggi anonimi… il peggior film di sempre???
LA PRIMA MEZZ'ORA E' BELLA E COINVOLGENTE,CON UN CAINE STREPITOSO,POI…IL BUIO.NOIA MOSRTALE,RAZZISMO INSISTITO,PERSONAGGI NON CREDIBILI,ATTORI ALLO SBARAGLIO E REGIA DA DENUNCIA.UN VERO PECCATO.VOTO:5
1943 : in un orfanatrofio del Maine , l' anziano dottor Larch cura amorevolmente i piccoli ospiti con l' aiuto di Homer , il più grande di loro .... Questo film è tratto da un romanzo di John Irving , che ne ha scritto anche la sceneggiatura , cosa che gli farà vincere il relativo Oscar . Io non frequento assiduamente questo genere di pellicole melodrammatiche , ma stavolta… leggi tutto
Prevedibile melodramma con tutto il sapore, un po' rassicurante e un po' stucchevole, del cinema americano classico (benché, paradossalmente, qui diriga uno svedese). Il film di Lasse Hallstrom (tratto da un romanzo di John Irving) inizia bene, come un piacevole racconto di formazione sulla scoperta del mondo e dell'amore da parte di un giovane che ha vissuto tutta la vita in un… leggi tutto
Ne "Le regole della casa del sidro" tutto ciò che in un film con un protagonista poco efficace può accadere, accade e quel che è peggio è che con un'ambientazione così triste e con una trama così complessa, le premesse per fare un'ottima pellicola c'erano tutte. Peccato. leggi tutto
“Questo non è King Kong”. Questa è la frase esemplificativa con cui il protagonista manifesta quanto povero e circoscritto fosse il mondo in cui è vissuto fino alla soglia della maggiore età. Un mondo costellato di contraddizioni, in quanto la semplicità (o semplicioneria, sarebbe meglio definire) di quella vita trascorsa in orfanotrofio sotto le…
1943 : in un orfanatrofio del Maine , l' anziano dottor Larch cura amorevolmente i piccoli ospiti con l' aiuto di Homer , il più grande di loro .... Questo film è tratto da un romanzo di John Irving , che ne ha scritto anche la sceneggiatura , cosa che gli farà vincere il relativo Oscar . Io non frequento assiduamente questo genere di pellicole melodrammatiche , ma stavolta…
"Le regole della casa del sidro" è un film tratto da un romanzo di John Irving, scrittore a me non particolarmente familiare, che ne curò anche la sceneggiatura vincendovi un Oscar nel 2000. Si tratta di una storia che si pone come romanzo di formazione ambientato nel Maine negli anni della seconda guerra mondiale: un romanzo di formazione un po' alla Dickens, un melodramma a…
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Commenti (11) vedi tutti
La naturale necessità di cambiare prospettiva per capire e apprezzare il proprio punto di partenza, per poi farvi ritorno. Un viaggio disorientante per orientarsi nel mondo. Un film disorientato appunto tanto quanto il suo protagonista, ma come il suo protagonista colmo di buone intenzioni e pregevoli virtù.
leggi la recensione completa di FabelmanE' tutto lavoro del Signore ....
leggi la recensione completa di daniele64Un brodino, riuscito pure male, voto 1.
commento di GnaulzFilm un po' fragile. Un orfano che diventa un bravo medico, esperto di aborti. Scappa dalla sua casa madre e scopre che le regole si possono infrangere. Insomma.
commento di ENNAHDavvero pochi registi contemporanei sono pallosi come L. Hallstrom! Eppure continuano a lavorare e a piacere (?).Anche una buona storia come questa non si sottrae alla banalità della messa in scena.
commento di fornarolonon mi è piaciuto particolarmente, piuttosto noioso (all'inizio) e prevedibile (relazione con la ragazza e poi separazione).
commento di climberbella sagra familiare un po' commerciale in alcuni punti.
commento di fra_pagaMOOOLTO bello! da vedere!
commento di marinobgMolto carino! Un film piacevole e scorrevole. Non si perde mai nella noia anche grazie alla prova di due attori che fanno del loro meglio e ci riescono brillantemente!!!
commento di cinefilo87Una sfilza di luoghi cumini, condito da colpi di scena ridicoli e da soap opera, una recitazione irritante e personaggi anonimi… il peggior film di sempre???
commento di RageAgainstBerluscaLA PRIMA MEZZ'ORA E' BELLA E COINVOLGENTE,CON UN CAINE STREPITOSO,POI…IL BUIO.NOIA MOSRTALE,RAZZISMO INSISTITO,PERSONAGGI NON CREDIBILI,ATTORI ALLO SBARAGLIO E REGIA DA DENUNCIA.UN VERO PECCATO.VOTO:5
commento di superficie 213