Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
Una straordinaria Liv Ullman in uno straziante dramma esistenziale privo di ogni sentimentalismo.
Una straordinaria Liv Ullman (che per questo film ottenne la candidatura al Premio Oscar) nei panni di una dottoressa apparentemente senza problemi e che invece ha alle spalle un'infanzia segnata dalla mancanza d'amore e da segreti familiari che le covano dentro. Sarà l'amicizia con un dottore omosessuale (Erland Josephsson) ad aiutarla a riemergere da una crisi psicologica talmente grave da spingerla a considerare il suicidio, anche se l'ombra di quella stanza vuota nel suo passato rimarrà indelebilmente nella sua vita.
L'immagine allo specchio (Ansikte mot ansikte) è uno straziante dramma esistenziale dove Bergman affronta ancora una volta i temi dell'incomunicabilità, della depressione, dell'amore (o mancanza di) e della morte. Il grande regista svedese li tratta con la solità lucida crudeltà, senza il benchè minimo sentimentalismo, con una sceneggiatura che sembra scritta con una lametta, usando l'aceto come inchiostro.
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