Regia di Gianfranco Piccioli vedi scheda film
Un chirurgo decide di porre fine a una relazione extraconiugale clandestina, senza immaginarne le conseguenze. Un giallo italiano con un gran cast e una discreta regia, purtroppo indebolito da una sceneggiatura poco realistica.
L'affermato chirurgo Andrea (Gianni Garko) vive una relazione extraconiugale con Daniela (Paola Senatore), mentre la moglie giace in una struttura di ricovero per pazienti schizofrenici. Date alcune complicazioni insorte con l'amante, Andrea decide di rompere quel rapporto clandestino. Quando una donna si presenta, a volto coperto, a casa di Andrea ne nasce una collutazione. Una scultura metallica (da cui il titolo) causa la morte della misteriosa visitatrice. Il corpo del cadavere viene letteralmente ridotto in pezzi dal medico e fatto sparire. Alcuni giorni dopo, Evelyn (Carrol Baker) contatta Andrea: sua sorella Daniela è scomparsa e tutto fa pensare che sia la persona deceduta a causa della scultura metallica.
Insolito giallo, con venature thriller, che soffre di una spiegazione al limite del plausibile, lasciando perplesso l'incredulo spettatore a causa di un finale incredibilmente posticcio. Però ha i suoi bei momenti, garantiti da un gruppo d'attori efficaci ed in parte (Garko su tutti). Il fiore dai petali d'acciaio è un film interessante sotto il profilo puramente filologico e di completezza per chi ama il genere giallo "all'italiana" e non solo, in quanto sceneggiato, assieme a Gianfranco Piccioli, da quel Gianni Martucci che successivamente dirigerà un paio di commedie (più erotiche che comiche), l'altrettanto confusionario Trhauma ed il controverso (per via del nome di Fulci in locandina) I frati rossi. Per il resto, tolto l'interesse generato da un cast di un certo spessore, quello che tradisce il risultato finale è l'incredibile e paradossale "scambio" di cadavere che fa crollare l'intero plot. È inoltre insolitamente rimasto inedito in home video e quasi scomparso dal palinsesto televisivo dopo essere passato - come prima TV - su Rete 4 il 30 marzo 2000. In attesa del probabile e meritato recupero da parte del canale Mediaset Cine34, alleghiamo il collegamento Youtube all'unica copia attualmente visibile.
Citazione
Nel pieno dell'intervento di dissezionamento del corpo "misterioso", nella testa del dott. Andrea Valenti (Gianni Garko) risuona una voce asettica, lontano ricordo degli studi in medicina che freddamente recita:
"- Praticate un taglio a I greca rovesciata sul perio-pera;
- disarticolazione clavicolare oberale per asportazione degli arti superiori;
- taglio mediano longitudinale fino alla sinfisi pubica.
Ora si dovrà agire sulle ossa."
"Quando si premedita freddamente un delitto, si premeditano freddamente anche i sistemi per celarlo." (Arthur Conan Doyle)
F.P. 22/04/2020 - Aggiornamento della recensione pubblicata in precedenza su Il davinotti
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