Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film
Il film di Shyamalan vorrebbe essere un’opera organica, un qualcosa che vive, cresce e muta gradualmente insieme allo sguardo dello spettatore. Purtroppo l’enfasi narrativa è unicamente estetica, le psicologie fluttuano ma non germogliano e i personaggi sono indefinibili se non addirittura intercambiabili. Quello che però funziona molto bene - che è firma e tratto distintivo di un regista estremamente sopravvalutato- è l’annunciazione, il preliminare, la vestizione di tutte le scene madri. Buono anche l’uso tetragono della suspense, ma la folie à deux tanto decantata altro non è che puro e astuto intrattenimento.
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