Trama
Una famiglia in vacanza su un'isola tropicale si sta concedendo sole e relax sulla morbida sabbia di una spiaggia isolata. Sembra tutto perfetto fino a quando diventa chiaro che stanno tutti invecchiando rapidissimamente e che, stando a un rapido calcolo, la loro intera vita rischia di essersi ridotta a un unico giorno. Cosa sta succedendo? E c'è un modo per impedire che la morte sopraggiunga?
Approfondimento
OLD: COME CORRE IL TEMPO
Diretto e sceneggiato da M. Night Shyamalan a partire dal graphic novel Castello di sabbia di Pierre Oscar Lévy e Frederik Peeters, Old racconta la storia di Guy e Prisca Capa, una coppia di coniugi che parte per quella che sarà la loro ultima vacanza insieme come famiglia con la figlia undicenne Maddox e il figlio seienne Trent. Guy e Prisca hanno in mente di divorziare ma non l'hanno ancora detto ai loro bambini. All'arrivo al resort tropicale in cui hanno prenotato, i Capa sono sorpresi dal servizio di alto livello: vengono accolti dal direttore del resort e dalla sua assistente Madrid con dei cocktail preparati seguendo i loro gusti. I bambini sono altrettanto felici: Maddox nota subito, seppur timidamente, la presenza di ragazzi atletici intorno e Trent fa amicizia con un bambino della sua stessa età- I due nuovi amici sviluppano persino un particolare linguaggio visivo, una sorta di codice che solo loro possono decifrare e che usano per scambiarsi messaggi segreti.
Nonostante le tensioni tra Guy e Prisca, i Capa sono entusiasti di ricevere un invito speciale per una spiaggia esclusiva gestita dal resort e tutti insieme si imbarcano per una gita di un giorno all'insegna del surf, del sole e della sabbia. Con loro sulla navetta sale anche un'altra famiglia: il cardiochirurgo Charles, l'anziana madre Agnes, la giovane moglie Crustal e la figlia seienne Kara. Lasciati dalla guida a destinazione, vengono indirizzati a seguire un percorso che li porterà verso l'acqua.
Sulla spiaggia esclusiva pian piano aumenta il numero dei presenti. Ai Capa e alla famiglia di Charles si aggiungono anche un rapper che si fa chiamare Mid-Sized Sedan e i coniugi, sposati da tempo, Jarin e Patricia. Non passerà molto tempo prima che notino il cadavere di una sconosciuta, l'assenza totale di campo telefonico, di non poter lasciare il luogo e che i bambini stanno letteralmente invecchiando davanti ai loro occhi.
Con la direzione della fotografia di Mike Gioulakis, le scenografie di Naaman Marshall, i costumi di Caroline Duncan e le musiche di Trevor Gureckis, Old nasce nel momento in cui, per la Festa del papà, M. Night Shyalaman riceve in done dalle tre figlie la graphic novel di Lévy e Petters su un gruppo di persone che, in vacanza su una spiaggia esclusiva, scoprono di stare invecchiando rapidamente. Dopo aver completato la trilogia Eastrail 177 (cominciata con Unbreakable. Il predestinato, continuata con Split e terminata con Glass), il regista ha deciso che Castello di sabbia sarebbe diventato il suo nuovo film trasformando il fumetto in un thriller esistenzialista che, al di là della tensione, riflette su temi universali come la mortalità, il rimpianto, l'amore, l'impegno e la natura del tempo stesso ponendo domande profondamente provocatorie: se dovessimo vivere il resto della nostra vita in un solo giorno come lo passeremmo? Con chi staremmo? Cosa ci importerebbe maggiormente?
Desiderio di Shyamalan è stato però quello di aumentare la tensione e il senso di pericolo mortale già presente nella narrazione di base. Ha dichiarato: "Volevo che lo spettatore si sentisse come se stesse guardando un episodio di due ore di Ai confini della realtà e cercasse di capire cosa stia succedendo. Il mio obiettivo non era quello di tranquillizzarlo: lo spettatore deve rimanere in costante tensione capendo ora una cosa ora un'altra e dopo un'altra ancora. Proprio come i personaggi della storia".
"Con Old si sposta in alto l'asticella dei film basati sul concetto di tempo", ha aggiunto. "I personaggi invecchiano di due anni ogni ora, riducendo circa 50 anni di vita a un solo giorno. Poiché ogni tentativo che fanno per fuggire dalla spiaggia fallisce, dovranno decidere se trascorrere il resto della loro vita combattendo, forse inutilmente, per venirne fuori o accettare l'inevitabile e sfruttare al meglio il tempo a loro rimasto. Nonostante tutto ciò che accade, mi piace sottolineare che Old non è un film dell'orrore: con l'horror, c'è sempre la sensazione che la morte sia l'unica destinazione possibile. Nello scrivere le mie storie invece immagino le cose peggiori e poi mi chiedo se sia possibile sopravvivervi emotivamente come essere umano: che rimarrà dell'esperienza tornando alla normalità?".
"Per la prima volta, ho girato lontano dalla mia Philadelphia. Le riprese si sono tenute nella Repubblica Dominicana. Per aggiungere maggiore spessore e autenticità ai personaggi, ho voluto che gli attori provenissero da tutte le aree del globo, con background razziali e sociali differenti. Tutti i film che faccio devono dire qualcosa su dove sono e dove sono adesso celebra il fatto che sono un immigrato. Per tutta la mia carriera, non ci ho mai pensato e non l'ho mai sottolineato. Faccio film negli Stati Uniti ma sono nato a Puducherry, in India, e ho avuto la fortuna di raccontare storie a chiunque nel mondo facendolo da Hollywood. Avere un cast che rappresenti la multiculturalità con attori con accento messicano, tedesco o inglese, è davvero bello".
Il cast
A dirigere Old è il regista, produttore e sceneggiatore, M. Night Shyamalan. Nato in India ma cresciuto alla periferia di Philadelphia, Shyamalan debutta come regista nel 1992 ma agguanta il successo mondiale nel 1999 con Il sesto senso, con cui incassa 660 milioni in tutto il mondo e sei candidature agli Oscar. A… Vedi tutto
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Commenti (23) vedi tutti
Solito Shyamy, cose che mi convincono (più di quanto convincano la media) e cose che no, come lo script (dialoghi e scenette) ma anche in parte la regia. Non so se rispecchino la graphic novel ma se così, chi straparla di Marvel e DC dovrebbe considerare che qualsiasi story arc delle due al minimo sindacale è spanne sopra. Finale liberatorio. 3*
commento di Karl78Stupendo come al solito
commento di sisifo1Avete presente quando un bimbo piccolo gioca con l'acqua del bidet facendola arrivare fino in soggiorno, ma voi lo guardate di nascosto pensando "che tenero!"? Ecco Shyamalan è quel bambino: gli si vuole bene. Come ai figli piccoli. Ma gli do una stella perché mi tocca ripulire.
commento di PsychomammaFilm a bassissimo budget, d'altra parte Hollywood non crede più alle possibilità commerciali di M. Night Shyamalan. Risultato modesto ma non pessimo. Poca tensione, ma qualche scena ridicola c'è.
commento di ClochardUn buon episodio de "Ai confini della realtà", angoscioso ed a tratti terribile. All'allegoria esistenziale, si aggiunge un interessante finale dai risvolti etici. Però, il tutto rimane al minimo della sufficienza. Voto 6.
commento di ezzo24Fin troppo "chiaro", troppo spiegato, una maggior dose di mistero avrebbe giovato.
commento di moviemanFilm che merita una visione nulla di più, qualche idea interessante c'è.
commento di Sangueblu_Film progeria(trico), e regista (diavolo custode) sterminatore.
leggi la recensione completa di mckInsolito Thriller/horror. Originale e intrigante
leggi la recensione completa di Furetto60Ridicolo...
commento di rossoanticoEccome muove la macchina Shyamalan!
leggi la recensione completa di emilSulla spiaggia il tempo corre veloce ma a galoppare ancora più in fretta è la fantasia della sceneggiatura. E quando questo accade può capitare, soprattutto se la regia non è troppo ispirata, che la tensione si tramuti dapprima in ilarità e successivamente in noia.
commento di bombo1Sufficientemente guardabile. Ma da un regista così ti aspetti di più
commento di GARIBALDI1975Thriller psicologico e amara quanto scontata riflessione sull'importanza del tempo e sulla forza dell'umanità, con tanto di sorprendente colpo di scena finale, così come nelle corde del regista indo-americano.
commento di Fanny SallyQuando arrivano sulla spiaggia e' tutto un susseguirsi di situazioni tra horror e comico.....boh...comunque da vedere,ci mancherebbe altro.
commento di ezioCazzatina horror-fantascientifica eccessivamente lunga, con personaggi noiosi recitati male.
commento di gruvierazNon è poi malaccio.
leggi la recensione completa di tobanissembra la parodia involontaria di Lost. scritto in maniera didascalica e recitato con i piedi, privo di suspense e con una morale pseudo-edificante da bacio perugina, è probabilmente il punto più basso della filmografia di un regista che sta invecchiando peggio dei suoi personaggi di questo disastro di film. e non avevo ancora letto Valdemar...;-)
commento di giovenostaAlla sua 14esima regia, Shyamalan si diverte a giocare con lo spettatore in un thriller ad alta tensione che è innanzitutto una dolente riflessione sulla crescita, sull'invecchiamento, sulla limitatezza dell’esistenza umana di fronte allo scorrere inesorabile del tempo, un tour de force tensivo ed emotivo che incede verso l’unica fine possibile.
leggi la recensione completa di rickdeckardA prescindere dall'obbligo di entrare in un ottica di totale fantascienza, non male l'idea di fondo ma ripetitiva nel prosieguo per approdare a un finale che induce qualche perplessità.
commento di pippusUn film che, nella migliore tradizione di Shyamalan, parte benissimo, con ottimi presupposti, salvo poi ingolfarsi un po' mano mano che passano i minuti. Non ci si annoia, ma molte scene sono un po' ripetitive, altre decisamente irritanti e la regia poco quadrata. Un buon film che suona però come un'occasione mancata.
leggi la recensione completa di inthemouthofEPMi è piaciuto fino alla metà film. La vita svanisce in fretta per tutti.
commento di NobrePer capire quanto sia breve la nostra esistenza.
leggi la recensione completa di Mike.Wazowski