Regia di Jay Karas vedi scheda film
In questo spettacolo il monologhista Bill Burr parla di armi da fuoco, cani, figli, rapporti uomo-donna e del suo cavallo di battaglia: il suo caratteraccio, che lo mette di continuo nei guai.
Terzo spettacolo registrato come ‘special’ (per la distribuzione video) dal comico Bill Burr dopo Why do I do this? (2008) e Let it go (2010), You people are all the same è un concentrato di argomenti tipici del monologhista americano, dai cani ai figli (accostati in maniera tale da generare ilare indignazione), dalla violenza degli uomini sulle donne alle donne approfittatrici che si sposano esclusivamente per denaro. Ma il piatto forte è il cavallo di battaglia di Burr: il suo caratteraccio, la sua propensione a perdere le staffe, urlare e imprecare contro tutto e tutti. Nei suoi testi c’è un tentativo evidente di autoanalisi, di ricerca dei propri errori e delle proprie colpe per meglio comprendere ciò che non funziona nella sua vita; al tempo stesso però Burr non concede nulla ai facili pietismi e alla solidarietà pelosa, quella di frasi fatte come “non esiste una ragione al mondo per picchiare una donna”: non è vero, spiega il comico, ce ne sarebbero infinite, come per qualsiasi altro essere umano – semplicemente è sbagliato e insensato picchiare qualcuno, specie se è un uomo a farlo contro una donna. Forse You people are all the same, a dispetto del titolo, è il monologo più autobiografico del comico di Boston, che divaga anche sui suoi genitori, sulla sua fidanzata e sul suo piccolo mondo quotidiano. Linguaggio colorito, argomenti da stand up comedy (non da pubblico di tutte le età, insomma), provocazioni a raffica: 68 minuti di risate intelligenti, al di là della spigolosa superficie del personaggio. 6/10.
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