Regia di Liam O'Donnell vedi scheda film
TRIESTE SCIENCE + FICTION FESTIVAL 2020
Il tenace capitano Rose Corley è una giovane donna umana dotata di poteri extraterrestri che la rendono determinante per contrastare l'avanzata degli alieni sul pianeta, ormai inarrestabile.
Il punto debole della donna, peraltro macchina da guerra efficiente ed instancabile contro un nemico spietato e tecnologicamente più potente, è costituito dal fatto che abbisogna di frequenti trasfusioni affinché il suo stato fisico, alterato dalla sua commistione aliena, non deperisca secondo un processo di invecchiamento accelerato e inarrestabile.
Pur in fuga per salvarsi, la donna verrà intercettata da un gruppo di soldati americani, impegnati nell'ardua difesa del pianeta, ed ingaggiata a forza in una missione in cui verrà posta a capo di una squadra di umanoidi ibridi come lei, avendo a disposizione solo 72 ore per portare a termine una missione così ad alto rischio, da potersi considerare a tutti gli effetti come suicida o sacrificale.
Skylin3s costituisce il terzo capitolo, di produzione francese, aperto nel 2010 da quel truzzo Skyline dei fratelli Strause, proseguito più recentemente con Beyond Skiline in cui è subentrato il regista Liam O'Donnell, regista anche di questo episodio, incolore e noioso non meno del precedente.
Messo da parte Frank Grillo, ovvero il detective Mark Korley, che costituiva una delle cose meno fastidiose del coattissimo secondo capitolo, peraltro degno del film capostipite, questo terzo episodio riesce a fare ancora di peggio, riducendosi ad una sequenza ininterrotta di esplosioni e duelli mortali, mostri ed esseri ibridi che paiono come dei mini-transformers al servizio di una effettistica computerizzata che non regala più nessuna emozione, nessun brivido di partecipazione ad una storia bollita e stracotta che non riesce mai a catturare un minimo di vera partecipazione.
Cast inefficace e modesto, con una protagonista Lindsey Morgan incapace di costruirsi un personaggio che possa tener testa ad una vicenda di suo già fumosa e qualunque, affiancata dalla più nota Rhona Mitra che tenta di dar vita ad un personaggio di donna guerriera alla Linda Hamilton, senza alcun successo, e due caratteristi come Alexander Siddig e James Cosmo, sfoggiati un po' inutilmente come guest-stars di lusso in un pasticcio noioso e frastornante di cose già viste molto meglio altrove, anche in epoche ormai quasi lontane, in produzioni ben più ispirate e condotte da cineasti decisamente più galvanizzanti.
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