Regia di Enzo G. Castellari vedi scheda film
Castellari insiste sul western commedia, e naturalmente fa un’altra fiacchissima figura, sbragata fuor di maniera, coinvolgendo un Palance in trasferta italiana per motivi economici, travestito da frate in maniera quasi boccaccesca, sempre con le onnipresenti musichette dei fratelli De Angelis, allora molto di moda, con un resto del cast davvero inguardabile, un coprotagonista che non sappiano dove l’abbiano pescato senza nessuna dote, neanche di presenza. Troviamo nel cast fra i protagonisti la povera Francesca Romana Coluzzi, ormai passata ad un cinema di quarto ordine, dopo due prove degne di nota con Germi e Lattuada. Un titolo che fa pensare a chissà cosa, ma che a dire che va sottoterra è dire poco.
una storia da non raccontare, tanto è cretina
insite su questo genere fuori dala sua portata
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