Regia di Franco Piavoli vedi scheda film
Lo scambio epistolare fra il poeta Alessandro Parronchi e lo scultore Umberto Bellintani, messosi alla prova anch’egli nella poesia.
Il documentarista lombardo Franco Piavoli, superata la settantina (classe 1933), licenzia questo Affettuosa presenza partendo dal carteggio tra Alessandro Parronchi, poeta e critico d’arte, e Umberto Bellintani, scultore messosi alla prova con la poesia, ottenendo peraltro apprezzamenti e riconoscimenti. Si tratta di un film “alla Piavoli”, naturalmente: immagini naturali, alberi, cieli, prati, pianure delle terre del cineasta, corredate da una voce off che recita i testi delle lettere che i due artisti si sono scambiati fra il 1947 e il 1992; la voce è quella di Mario Artioli, mentre Piavoli si occupa anche della fotografia e della produzione, questa insieme al figlio Mario, che cura a sua volta il montaggio. Inestimabile, come sempre, l’apporto anche da parte di Neria Poli, moglie del regista e qui sua assistente: una pellicola ancora una volta autarchica e poetica, vera e cruda (anche nel linguaggio: non vengono filtrati neppure due bestemmioni, verso il finale), un sogno a occhi aperti davanti allo schermo, nel segno del cinema di un autore forse poco noto, ma capace di impressionare persino Tarkovskij e Silvano Agosti. 5/10.
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