Regia di Jarand Herdal vedi scheda film
Deludente horror norvegese distribuito a livello mondiale tramite il circuito streaming di Netflix.
Gli effetti del nucleare, forse utilizzato in circostanze da Terza guerra mondiale, oltre a provocare la morte, hanno reso la vita molto difficile ai superstiti, che si ritrovano alla disperata ricerca di cibo. Tra questi anche la famiglia composta da Leonore (Gitte Vitte), suo marito Jacob (Thomas Gullestad) e la piccola figlia Alice (Tuva Olivia Remman). Per tentare di fuggire, almeno temporaneamente, a quell'incubo, Leonore convince il coniuge a partecipare ad una rappresentazione teatrale tenuta in un hotel adattato per l'occasione da tale Mathias Vinterberg (Thorbjørn Harr): un benefettore, in apparenza, dato che il biglietto è ad offerta libera e, soprattutto, comprende un pasto.
Secondo lungometraggio, dopo il poco apprezzato Everywhen (2013), diretto da Jarand Herdal, cineasta che per l'occasione ne scrive pure la sceneggiatura. Kadaver (distribuito anche come Cadaver) è un horror norvegese post apocalittico con destinazione Netflix, rilasciato a livello mondiale il 22 ottobre 2020. Herdal dimostra di avere un certo stile dietro la macchina da presa, ma sceglie una storia che non funziona e che dopo mezz'ora si arresta, annichilita da una scenografia poco efficace (i lunghi corridoi dell'hotel) e da uno sviluppo prevedibile e privo di storia. I protagonisti, anch'essi molto professionali, si muovono in un contesto surreale e inverosimile, tra maschere anonime e risvolti purtroppo prevedibili. Perché nel film gli "attori" indossano maschere, a differenza del pubblico. Il tema centrale, che dovrebbe fare accapponare la pelle, è quello del cannibalismo, ma Herdal - forse a causa di un budget modesto - frena sugli effetti speciali finendo per mettere in scena una fiacca rappresentazione in stile Dieci piccoli indiani, focalizzata sulla disperata ricerca di Leonore della figlia Alice. Kadaver è dunque l'ennesimo pseudo (o finto) horror a destinazione televisiva, destinato in streaming a un pubblico di bocca buona e a totale digiuno di film appartenenti al genere.
"Un tempo di vita ho perduto a travestirmi a scherzare sicuro che dietro ogni maschera l’altro che ero restasse paziente ad aspettare." (Giovanni Giudice)
Trailer
F.P. 24/10/2020 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 86'58")
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