Regia di Piero Schivazappa vedi scheda film
Altra bizzarria made in Italy ben diretta e soprattutto ben scritta dallo stesso regista che propone una storia interessante con ribaltamento di ruoli e molti momenti volontariamente grotteschi. Nonostante il tema del film sia il sadismo, Schivazzappa è bravissimo nel non rendere il film violento dal punto di vista fisico, tuttavia la crudeltà è massiciamente presente, ma lo è in un modo subdolo (non posso dire di più per non svelare troppo). Ottimi i dialoghi e i vari monologhi come l’intuibile finale. Dal punto di vista delle interpretazioni si può dire che abbiamo solo due attori, gli altri sono tutti poco più che comparse. Ordinario Leroy, bravissima la Lassander che oltre a recitare si esibisce in sensuali ed erotici balletti dando modo al regista di riprendere le sue grazie (senza comunque scadere nel volgare). Grossa nota di merito agli scenografi che danno vita a delle scenografie (in parte futuristiche) memorabili e altamente curate dove la bizzarria tocca vette difficilmente raggiungibili, molto belli anche i disegni che accompagnano i titoli di coda. Splendida la colonna sonora del grande Stelvio Cipriani così come il tema principale “Femina Ridens” cantato da Olympia. Si segnala la presenza nel cast artistico, per quanto riguarda gli effetti speciali, del celebre Rambaldi. In definitiva un’opera decisamente da vedere per chi ama prodotti bizzarri che mescola erotismo, qualche puntatina di thrilling e molto molto grottesco. Da rivalutare. Voto: 8
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