Regia di Domenico Emanuele de Feudis vedi scheda film
Francesco, torna nel suo paese d'origine per presentare Emma alla sua famiglia. Ma Sofia, la figlia della sua compagna, sarà vittima di un terribile sortilegio.
Il film d'esordio diretto da Domenico De Feudis è un viaggio nelle leggende, che in parte poi sono tradizioni, molto radicate nel sud Italia, il film infatti è ambientato in Puglia. Il mito della fascinazione, anche detta più popolarmente malocchio o fattura, viene qui condito da una narrazione horror che si rifà ai film di successo del genere e seppur brillante manca di quel guizzo in più che la renda accattivante.
Per quanto capace di incuriosire per il modo in cui riesce ad intrecciare la fantasia con il mondo reale e quello delle credenze popolari, De Feudis mostra la sua inesperienza attingendo troppo da altre pellicole ben più note per nulla difficili da individuare.
Sicuramente interessante la visione prettamente femminile che il regista dà alla pellicola, sottolineando che certe credenze e rituali sono stati da sempre portate avanti dalle donne che avevano il compito, attraverso ogni strumento possibile, di proteggere la propria famiglia. Così come non manca l'accenno religioso, non solo per la presenza di un prete tra i protagonisti ma anche per la religiosità che avvolge particolari scene.
L'intento di arricchire la narrazione di fatti e protaginisti non aiuta la visione che ad un certo punto diventa carica di situazioni inconcludenti e di personaggi marginali spesso inutili. Ma le capacità ci sono ed è indubbio che spesso De Feudis sia stato anche in grado di creare una certa tensione che da anni manca nel cinema horror nostrano.
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