Regia di Alessandro Celli vedi scheda film
Pisciasotto e Mondocane, orfani in una Taranto post-apocalittica, inseguono il sogno di una vita: entrare nella gang delle formiche, capitanata dal crudele Testa Calda ( A.Borghi)
Celli ha il coraggio di osare proponendo una distopia non troppo distante dalla realtà , in cui Taranto è una città devastata, falcidiata dall'attività di un acciaieria che, come un orribile mostro, non solo è responsabile della crisi ambientale evidenziata nel film, ma la domina e ne ridefinisce lo Skyline. In questo contesto di squallore e contaminazione ambientale il regista racconta la storia di due ingenui adolescenti e della loro amicizia, del loro tentativo di scalata del crimine, e lo fa azzeccando atmosfere, personaggi e movimenti di macchina. Alcune istantanee rimangono nella memoria e testimoniano il talento visionario di Celli che ci mostra una Puglia ma così arida, ma al tempo stesso bellissima ( tutte le scene girate fuori dalla zona contaminata). Purtroppo il film risulta poco compatto nella fase centrale e perde un po' il ritmo, tuttavia "Mondocane" è un opera di indubbio valore e tecnicamente di livello che merita senz'altro una visione.
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