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Elegia americana

Regia di Ron Howard vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Elegia americana

di maestro_farnese
6 stelle

Una radiografia struggente su un drammone familiare visto con gli occhi dell'amore. Voto a Glenn Close: 10, voto al film: 6,5.

E' l'unico film di Ron Howard che mi ha emozionato veramente. Lui è un maestro, c'è poco da dire, nessun elogio gli aumenterebbe la gloria, ne il biasimo lo catapulterebbe nell'oblio. Ron è davvero un grande. La storia raccontata è tratta da un best seller autobiografico di J.D. Vance che tratteggia in grassetto le vicende dolorose della sua famiglia, sconquassata e turbolenta, fino a compromettere seriamente il suo stesso sogno lavorativo. Ron Howard prende in mano il libro e ci fa un film, sfiorando leggermente le dinamiche familiari di "Cuori ribelli" ma qui ci mette tutto il suo splendore derivante da anni e anni di esperienza dietro la macchina da presa. Scorrono nella pellicola i ricordi strazianti di una famiglia sull'orlo del baratro, con un nonno alcolizzato, una nonna severissima e agguerrita fino all'incredibile, ma soprattutto una madre vittima della tossicodipendenza. Il ragazzo J.D è frastornato da questo disequilibrio e incomincia a frequentare cattive compagnie, macina odio nei confronti dei suoi, medita perfino di rubare in un negozio di elettronica. Grazie però alla tenacia e alle dritte di mamaw (la nonna Vance interpretata mirabilmente da Glenn Close) il ragazzo riprende il cammino, non senza ulteriori problemi. Divenuto giovanotto entra in una delle più prestigiose Università del mondo, quella di New Haven in Connecticut denominata YALE. Proprio mentre sta per coronare i suoi obiettivi di carriera deve tornare a fronteggiare le difficoltà della sua famiglia e ritorna nella sua terra d'origine per stare vicino alla madre (Amy Adams) in preda nuovamente con sostanze psicotrope. Il dramma diventa più dramma e la realtà sembra sprofondare in un abisso di disperazione. Il film è impegnativo senza ombra di dubbio ma regala istanti commuoventi di lucida sintonia con le note del cuore. Il vissuto straziante di una famiglia complicata riappare come una stella cometa, per tanto tempo nascosta ma che sempre ha guidato i passi dell'ormai giovane laureato, pronto ora a illuminare il mondo che ha sempre desiderato. Glenn Close ha interpretato un ruolo a dir poco mostruoso, come mostruosa è lei. Apprezzabile anche Amy Adams che ha dovuto calarsi nei panni di mamma Beverly fino a diventare grassottella, encomiabile la sua recitazione. Trucchi e acconciature sono da Oscar.  

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