Regia di Zu Quirke vedi scheda film
Modesto esordio in regia per un melodramma adolescenziale mascherato da horror. Distribuito a livello mondiale (non a caso c'è di mezzo Jason Blum) direttamente in streaming.
Moira Wilson, dotata studentessa di musica, si uccide gettandosi dal terzo piano di una scuola d'arte.
Sin da piccole le sorelle Juliet (Sydney Sweeney) e Vivian (Madison Iseman) hanno dedicato il loro tempo a suonare pianoforte. In prossimità della maturità, frequentando una prestigiosa accademia d'arte, tra loro emerge una rivalità insospettabile. Juliet in particolare, dopo essere casualmente entrata in possesso del quaderno di teoria musicale di Moira Wilson, fa di tutto per emergere sulla sorella: modifica il tipo di spartito musicale sino a proporre lo stesso di Vivian, in occasione di una importante prova. Ma si spinge molto più in là, arrivando addirittura a sedurne il compagno e il suo amante segreto (un insegnante).
Produzione alla quale prende parte anche Jason Blum - destinata al circuito di Amazon Prime, assieme ad altri tre titoli Blumhouse - che segue la tendenza Netflix, ovvero l'uscita mondiale in streaming. Rilasciato il 13 ottobre (in Italia con il titolo di Notturno), il debutto della neo regista Zu Quirke (anche autrice dello script) ha un taglio ambizioso, destinato a scontrarsi con le aspettative di un pubblico di "genere". È infatti un horror per come insinua la presenza di una malevola entità - probabilmente Satana stesso, agente tramite appunti e disegni premonitori tracciati su quaderni - che possiede gli aspiranti artisti musicali in cerca di successo (si cita anche Tartini e il suo Il trillo del Diavolo, ben noto ai lettori di Dylan Dog). Ma Quirke prende le distanze dal genere stesso, evitando di renderlo spettacolare o di addentrarsi fino in fondo nell'horror, per concentrare invece la sua attenzione sul contrasto che coinvolge due sorelle (gemelle, dovrebbero essere), provocato dall'invidia e dal desiderio di emergere a tutti i costi. Le due giovani protagoniste se la cavano egregiamente ma i dialoghi talvolta denunciano certa approssimazione (ad esempio lo sfogo di Juliet al suo docente: la ragazza, diciasettenne, declama che non ha mai fumato ed è rimasta vergine per dedicarsi allo studio!) e in linea di massima tutti i personaggi presenti sulla scena riescono ad essere antipaticamente monodimensionali e prevedibili.
Il ritmo del film si assesta quindi sulla linea (piatta) del melodramma, con risvolti puramente adolescenziali. Che non sarebbe un limite, se la storia fosse stata diretta con più originalità e la regia meno scontata. Alla buona fotografia e alla discreta colonna sonora non fa purtroppo seguito lo stile di ripresa, decisamente convenzionale e anonimo nonché depotenziato da un montaggio che predilige continui tagli e stacchi di ripresa in tempi brevi. Il finale (per chi apprezza i punti di domanda) è in parte riuscito, ma è poca cosa di fronte a novanta minuti di visione, durante la quale si agitano personaggi - principalmente femminili - per lo più sgradevoli e poco interessanti. Il doppiaggio italiano, indubbiamente di qualità, mostra a tratti certa distrazione tanto che l'antipatica protagonista viene spesso chiamata con ben tre diversi nomi: Jules, quando non Juliet o July (quest'ultimo di fatto probabile diminutivo di Juliet).
Welcome to Blumhouse
Notturno è uno dei titoli della serie concepita dal produttore Jason Blum e destinata - entro il mese di ottobre 2020 - a completarsi con: Black box, The lie ed Evil eye.
"La musica è semplicemente là per parlare di ciò di cui la parola non può parlare. In questo senso, la musica non è del tutto umana." (Pascal Quignard)
Trailer
F.P. 21/10/2020 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 90'01")
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