Regia di Veena Sud vedi scheda film
MAI USCITO AL CINEMA IN ITALIA
VISTO IN ABBONAMENTO SU PRIME VIDEO
Non è possibile immaginare dove possa portare il guazzabuglio psicologico che, in moltissimi casi, agita l’animo di un adolescente. Tanto meno se ad avere certezze vorrebbero essere i suoi genitori. Se essi credono di conoscere la loro figlia o figlio e di poterne controllare in ogni momento il modo di agire, stanno commettendo il più grave degli errori. È così che una studentessa di sedici anni, dall’infanzia apparentemente felice e dal presente rabbuiato dalla separazione di mamma e papà, con un singolo atto devasta la propria vita, ma anche quella delle due persone che l’hanno messa al mondo e che per lei direbbero e farebbero qualsiasi cosa.
Forse sto diventando di bocca buona, ma ho trovato questo The Lie – La bugia, un thriller del tutto decoroso, in quanto a coerenza narrativa, costanza della tensione, dialoghi e plausibilità dello spunto iniziale che, pur essendo oggettivamente ‘forte’, è tutt’altro che inconcepibile. Di bocca buona, forse, perché verifico che il film ai più non è piaciuto, vista anche la bassissima valutazione complessiva ottenuta su questo sito.
Probabilmente il messaggio dello script di Veena Cabreros Sud, anche regista dell’opera, è proprio questo: l’inconsapevolezza in cui vivono troppi genitori riguardo alla reale condizione cerebrale e morale dei propri ragazzi. È più facile, soprattutto per due adulti che si sono danneggiati a vicenda senza tenere abbastanza in conto le conseguenze che il loro agire ha avuto sulla figlia, simulare che ogni cosa possa tornare a posto in modo naturale, come la terra che assorbe l’acqua di un campo alluvionato.
Il discreto lungometraggio della regista Veena Sud, alla sua prima prova da grande schermo dopo l’esperienza in serie tv non troppo note, è imperniato sulle disperate, balorde e nefaste azioni di Jay (Peter Sarsgaard, Il capitale umano - Human Capital nel 2019) e Rebecca (Mireille Enos, protagonista della serie The Killing del 2011, ideata proprio dalla regista di The Lie). I due ex coniugi, pur di non consegnare l’adorata figlia al corso della giustizia penale, determinano la rovina inesorabile dell’intera famiglia. Un disastro che nemmeno il colpo di scena finale potrà ricomporre. La prova di Sarsgaard e Enos è professionale e convincente, così come non se la cava male la giovane attrice e modella Joey King, che vanta già una corposa filmografia.
Interessanti alcune scelte della colonna sonora (Tamar-kali), che contribuiscono a omogeneizzare il pathos della vicenda filmica. Consigliato un po’ a tutti per una serata di sana suspense. Voto, 7,3.
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