Regia di Veena Sud vedi scheda film
Buon thriller
Fare i genitori si sa è il mestiere più difficile del mondo, e spesso per voler far del bene ai propri figli si finisce invece per fare esattamente l’opposto.
“La bugia” , esordio per la giovane regista Veena Sud a me sconosciuta, è un notevole thriller psicologico che racchiude la tensione tutta all’interno di un nucleo familiare composto per l’appunto da papa, mamma e figlia adolescente piuttosto complicata, inscenando la profonda crisi di valori del ceto medio , che collassa sotto il peso di enormi tensioni.
Ottimamente recitato dai protagonisti (Peter Sarsgaard e Mireille Enos), impreziosito ? da personaggi secondari notevoli (Cas Anvar, volto noto della tv) , ha il pregio di accumulare mistero e tensione scena dopo scena, non tralasciando le figure dei due sbirri che indagano, amalgamando la circolarità del racconto con una sceneggiatura priva di sbavature incalzata da un montaggio che sa il fatto suo.
Epilogo straniante che chiude una (triste) storia, piena di rimpianti e colpi di scena.
La scheda di FilmTv lo classifica come horror ma in realtà l’orrore è tutto interiore
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