Regia di Sigi Rothemund vedi scheda film
Modesta produzione tedesca girata da un esperto di commedie erotiche bavaresi e interpretata da una stellina protagonista di sole quattro pellicole, giunte anche in Italia. Nonostante il titolo il porno è solo nominale, trattandosi di fatto di una storia d'amore risolta in location greche con un taglio da erotico molto soft.
Patricia (Betty Vergès) lascia i genitori per andare a Monaco, facendo loro credere di volere completare gli studi. All'aeroporto però scambia i biglietti e invece di dirigersi in Baviera fa tappa in Grecia dove conduce un'esistenza spensierata, seducendo senza mai concedersi sessualmente, prima un automobilista, quindi due ragazzi incontrati facendo l'autostop e infine una coppia in tenda. Entrata clandestinamente in una barca fa la conoscenza di Tom (Claus Richt), un corrispondente per una testata giornalistica in trasferta sull'isola. Tra i due, fortemente attratti l'un l'altra sin dal primo momento, si stabilisce un rapporto tormentato a causa della gelosia. Quando Tom sospetta che Patricia intenda fare sesso con un negoziante che l'ha invitata a una festa da ballo, l'abbandona. Solo allora Patricia, dopo una brutta esperienza con un fotografo e la sua modella Amanda (Olivia Pascal), in realtà scopre di essere davvero innamorata di Tom.
La porno villeggiante: Betty Vergès
Sigi Rothemund, più noto con lo pseudonimo di Siggi Götz, regista di Sole, sesso e... pastorizia! e altre commedie sexy bavaresi, si trova a dirigere un soft porno (ossia un erotico sullo stile patinato e innocuo di un anonimo Emmanuelle) scritto da Christian Dura e Patrizia Piccardi. La particolarità di La porno villeggiante (tit. orig. Griechische feigen, traducibile come "Fichi greci") è data dalle incantevoli location, essendo girato ad Atene, Loutraki, sulle splendide isole di Delos e Hydra nonché nel promontorio dell'Attica (Capo Sunio). Betty Vergès, protagonista più spesso nuda che vestita, è carina e assai disinvolta, non difetta in termini di audacia e mostra con facilità e fierezza i suoi capezzoloni costantemente irrigiditi, ma la sceneggiatura - con alcuni spunti in arrivo dal pensiero antierotico femminista - è scritta sul nulla, la trama è un girare a vuoto per tutta la durata, funzionale unicamente come giustificativo per effettuare le riprese nelle splendide località elleniche. La musica poi è inascoltabile, i dialoghi banali e la psicologia della protagonista limitata da atteggiamenti irrazionali e infantili. Il finale, ad effetto boomerang, fa tabula rasa della presupposta liberalizzazione sessuale paventata nel racconto, approdando al più smielato romanticismo.
La porno villeggiante: fotobusta
In sostanza una love story che curiosamente anticipa il teenagers cult di Stuart Gillard girato nel 1982, Paradise (ved. il manifesto edizione tedesca in appendice), con la differenza che i due amanti sull'isola non sono soli, ma circondati da pericolose tentazioni. Ne esce un filmetto piuttosto lento e prevedibile, che ha valore solo per la radiosa bellezza della protagonista e per le riprese - in stile turistico - dei luoghi visitati. La carriera della Vergès, qui agli esordi sul set, prosegue quello stesso anno con un altro porno nominale (ossia non di fatto): Sylvia im reich der wollust, arrivato sui nostri grandi schermi come I pornodesideri di Silvia (1977). Seguiranno solo altri due titoli, prima che l'attrice scompaia dalle scene alla ipervelocità di una stella cadente che ha attraversato, senza lasciare traccia, la galassia cinematografica dell'erotico soft: Summer night fever (Febbre nelle notti d'estate, 1978) e Il succhione (Graf Dracula in Oberbayern, 1978), una coproduzione tra Germania e la nostra nazione firmata in regia da Carl Schenkel, con lo pseudonimo italianizzato di Carlo Ombra (!) e interpretata da Gianni Garko - attore in precedenza già diretto su un set finto bavarese da Sigi Rothemund in 3 sexy girls in Tirol - e Giacomo Rizzo.
La porno villeggiante: Betty Vergès
La porno villeggiante: manifesto dell'edizione USA
La porno villeggiante: manifesto dell'edizione tedesca
"Amo questa Grecia al di sopra di tutto. Essa porta il color del mio cuore. Ovunque si guardi, giace sepolta una gioia." (Friedrich Hölderlin)
F.P. 29/03/2021 - Versione visionata in lingua inglese con il titolo di "The fruit is ripe" (durata: 89'37")
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