Regia di Riccardo Milani vedi scheda film
Monica, dopo tre anni di galera, contatta l'ex Giovanni per farsi convertire la rimanente pena detentiva in lavori socialmente utili. L'uomo, ammanicato in politica, si muove per farla mettere al servizio di una parrocchia. Nel frattempo, a Londra, il figlio di lei e la figlia di lui – anch'essi ex fidanzati – casualmente si ritrovano.
I danni della pandemia di covid del 2020 sono stati realmente incalcolabili. Se si esclude – come se si potesse escludere! - per un attimo la questione sociosanitaria, di certo il mondo dello spettacolo ha recato i segni più profondi di tale prolungata crisi. Realizzare un film in Italia non è mai stato, infatti, più difficile di così: non sorprende pertanto la scelta di Riccardo Milani di fare inversione a U e riproporre l'accoppiata Paola Cortellesi-Antonio Albanese nel sequel delle (dis)avventure di Monica e Giovanni, la burinazza e il radical chic. Dato che il primo capitolo di questa sorta di trasposizione cinematografica della nefanda trasmissione tv La pupa e il secchione era andato piuttosto bene al botteghino, la decisione non dev'essere stata poi così complicata; allo stesso modo per imbastire il copione – che reca le firme di Milani, Cortellesi, Furio Andreotti e Giulia Calenda – non sono state sprecate più di tante energie, quantomeno dal punto di vista dell'originalità del materiale. Siamo sempre di fronte all'eterno scontro tra intellettualoide – razionale, di sinistra, per bene, con un titolo di studio e una buona educazione che lo reprime fortemente – e popolano (popolana, in questo specifico caso), con il suo bagaglio di beata ignoranza, metodi spicci e tanto buon cuore. Tra una gag sul risotto alla milanese e un prete figo che fa sbavare le parrocchiane, i cento o poco più minuti di Ritorno a Coccia di Morto trascorrono pesantemente, suggerendo ripetuti sbadigli. Luca Argentero e Sarah Felberbaum sono i due principali innesti del cast rispetto al primo capitolo della storia, che si affiancano ai già presenti Cortellesi, Albanese, Claudio Amendola, Sonia Bergamasco e, anche questa volta in un cameo, Franca Leosini. 2/10.
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