Regia di Riccardo Milani vedi scheda film
Durato quanto durerebbe "un gatto in tangenziale", il rapporto tra Monica (Cortellesi) e Giovanni (Albanese) è chiuso da tre anni. Lei, coatta dal cuore d'oro che vive a Bastogi, uno dei quartieri più degradati della capitale, si rivolge a lui, colto, benestante e con gli agganci giusti, per farsi affidare ai servizi sociali. La donna, infatti, è finita in carcere per coprire l'ennesimo furto delle sue sorelle, due gemelle cleptomani. Giovanni riesce a farla trasferire in una parrocchia di San Basilio, guidata da Don Davide (Argentero), proprio accanto a una struttura futuristica che dovrebbe fare da polo culturale in quella zona della città. Ma Monica combinerà tanti di quei pasticci da rischiare di mettere tutto a repentaglio.
Quinto film per la coppia - anche nella vita - Cortellesi/Milani e terzo con Albanese, Ritorno a Coccia di morto gioca sulla dinamica tra la pupa e il secchione con qualche nuovo innesto (Argentero e Felberbaum, pessimi entrambi) del tutto pretestuoso. Sullo sfondo, un po' di impegno sociale all'amatriciana e una parte del racconto che ricalca le avventure dell'elemosiniere di Papa Francesco. Quanto basta per fare contenta quella parte di pubblico in cerca di buoni sentimenti, elargiti un tanto al chilo come i pacchi di pasta distribuiti da Don Davide.
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