Regia di Philipp Stölzl vedi scheda film
Imprigionato dai nazisti dentro una stanza per molti mesi, rifiutandosi di rivelare le informazioni richieste, un notaio troverà nel gioco degli scacchi l’unico passatempo per distrarre la mente e non impazzire. Chi ama il gioco degli scacchi, anche a livello amatoriale, sa bene che può dare dipendenza, anche per la sua capacità di distrarre completamente dal mondo esterno. Il film parte bene, ma risulta, man mano che la storia va avanti, poco chiaro in alcuni passaggi; e soprattutto, finisce in una specie di deriva allucinatoria, senza capo né coda, che rovina il corso di una vicenda fino a quel momento improntata a un crudo ma efficace realismo.
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