Regia di Lee Tamahori vedi scheda film
La scrittura dell'esperto David Mamet si rivela ricca di scelte pretestuose e forzate atte ad esasperare i contrasti e la perfezione disumana ed irrealistica di Hopkins e, neppure una natura selvaggia estrema e purificatrice, che attraverso la cooperazione, il sacrificio e un’eroica sopravvivenza sembrava aver portato quiete e amicizia tra i protagonisti con edificanti e nobili ripercussioni, ci risparmierà lo scontro finale che riabbassa il livello dalle parti dello stress sociale quotidiano, del tradimento sessuale con oggetto la donna della discordia. L'avventura nelle terre meravigliose e inospitali dell'Alaska si ferma quindi in superficie, una scenografia che offre spettacolo visivo, un ambiente adatto alla tensione per la sopravvivenza e i suoi incontri pericolosi, un banco di prova pratico per il genio teorico del protagonista. Rimarranno infine solo lacrime per una deprimente presa di coscienza dell'infinita solitudine dei protagonisti.
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