Regia di Lee Tamahori vedi scheda film
Che sia scritto da Davit Mamet non ci piove. I dialoghi ne sono la piacevole conferma. Purtroppo il film, un beast-horror sui generis, fa cilecca in più punti. La storia è tutta incentrata sulla rivalità tra i due protagonisti. Paradossalmente tutta la fase centrale dell’orso poteva essere risparmiata. Se doveva fare da paradigma al loro dualismo doveva essere strutturata in maniera diversa. Così è invece un’espediente per tirare avanti.Notevole l’interpretazione di Hopkins che porta la compostezza e il “british” che lo distinguono nel bel mezzo di una foresta aspra e selvaggia. Si vede con piacere, ma c’è il rammarico che poteva esser fatto diverso. I primi 20 minuti introduttivi fino alla caduta dell’aereo sono comunque i migliori di tutto il film.
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