Regia di Eleonora Ivone vedi scheda film
Un piccolo imprenditore, esasperato dall'agenzia delle entrate, mette in atto una rapina che lo vede riparare in una panetteria, inseguito dalla polizia. Dentro al negozio il delinquente improvvisato prende in ostaggio quattro persone: un'infermiera, una pensionata, un venditore siriano e il fornaio.
Con questo film l'attrice Eleonora Ivone esordisce dietro la macchina da presa, riservandosi comunque un ruolo di contorno nel cast artistico, al fianco di Francesco Pannofino, Gianmarco Tognazzi, Vanessa Incontrada, Alessandro Haber, Cesare Bocci, Jonis Bashir ed Elena Cotta; la Ivone è inoltre sceneggiatrice del lavoro, insieme ad Angelo Longoni (suo marito, peraltro). Ostaggi è un kammerspiel o poco più – le scene ambientate fuori dalla panetteria sono in netta minoranza, nel complesso – con pochi interpreti grossomodo azzeccati: un Pannofino sopra le righe, una Incontrada simpatica, un Tognazzi nevrotico sono altrettanti elementi prevedibilmente funzionanti; il ritmo è altalenante e gli snodi sono quelli classici per il genere: dramma, risata, tensione, dramma, risata, tensione e così via fino al lieto fine, a suo modo inevitabile. Da apprezzare senza dubbio il tentativo di inquadrare la vicenda nel contesto italiano contemporaneo, intavolando argomenti come razzismo, sessismo, corruzione, malgoverno, ma senza comunque approfondire più di tanto e finendo talvolta in dialoghi piuttosto didascalici o semplicemente inverosimili. Nel complesso comunque un lavoro dalla struttura sufficientemente solida e godibile. 5/10.
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