Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Secondo significativo horror diretto da Cronenberg, regista di punta -assieme a Carpenter, Hooper, Romero e Argento- del cinema fantastico degli Anni '70 e '80...
In un centro specializzato sui trapianti di pelle giunge in grave condizioni Rosy (Marilyn Chambers) ricoverata d'urgenza dopo un incidente in moto. Il dottor Keloid (Howard Rysphan) ritiene l'occasione valida per sperimentare una sua innovativa operazione da compiere con l'epidermide di persone decedute. Dopo un iniziale momento di ripresa da parte di Rosy si manifesta un effetto collaterale: la ragazza sviluppa una sorta di organo "sessuale" sotto l'ascella, con il quale si nutre di sangue umano. Ma le cose peggiorano velocemente perché le vittime della ragazza subiscono a loro volta una violenta metamorfosi trasformandosi in aggressivi (rabbiosi) automi in cerca di prede...
"La nostra città è ormai un deserto, percorso solo dai pochi superstiti addetti al recupero delle salme. Numerosi casi di questo terribile ed inarrestabile morbo sono registrati in tutte le parti del Mondo. Che Iddio misericordioso ci protegga, e salvi il genere umano da questa... spaventosa apocalisse." (Speaker del telegiornale)
Secondo significativo lungometraggio (dopo il più riuscito Il demone sotto la pelle) diretto con certo stile da un regista ossessionato dal sangue e dal corpo. Cronenberg mantiene infatti, nel tempo, una sua particolare visione del cinema fantastico connotandolo spesso di significati morali e, a suo modo, educativi. Perché Rabid, con la sua centralità del contagio tramite sangue e saliva (con un nuovo organo sotto l'ascella che ricorda la vagina) non anticipa forse l'imminente scoperta del morbo dell'AIDS (ufficialmente annunciata nel 1981)? Domanda pleonastica, così come è scontato il messaggio che il regista sembra voler lanciare contro i rapporti occasionali (non a caso sceglie come protagonista principale una famosa pornostar) e le possibili conseguenze che portano a malattie sessualmente trasmissibili. E, ancora, non è forse un sintomo di sfiducia nei confronti dell'istituzione medica la figura del dott. Keloid che, testando un nuovo tipo di trapianto, è la causa scatenante dell'epidemia? Pur essendo evidente una continuità con il film precedente (il già menzionato Shivers) e con quelli successivi, nonché un taglio narrativo e una cifra stilistica che definiscono la regia come qualcosa di estremamente personale, appare evidente come qui Cronenberg subisca l'influsso del più celebre (all'epoca) George A. Romero: per come propone gli infetti (sorta di zombi deambulanti e con bava alla bocca) e per un secondo tempo claustrofobico e ossessivo con la messa in quarantena dell'ospedale e -in progressione- con la presenza di forze dell'ordine in tute di contenimento biologico che rimandano, per associazione, a La città verrà distrutta all'alba.
In conclusione, e con evidenza di un budget molto contenuto, il risultato finale supera le aspettative per la valida regia di Cronenberg, in grado di ottenere il massimo dallo staff tecnico (notevoli un paio di incidenti autostradali) e soprattutto dagli attori: la sfortunatissima Marilyn Chambers dimostra qui di essere stata ingiustamente assorbita dal mercato a luci rosse, quando avrebbe meritato un ruolo più costante nel cinema "normale".
Curiosità
Attorno al minuto 55, quando Rosy (Marilyn Chambers) esce dal cinema e corre per le vie della città, si intravede di sfuggita il manifesto di un film in programmazione nelle sale mentre Rabid veniva girato: Carrie, lo sguardo di Satana.
Rabid è disponibile in Dvd nel catalogo Pulp Video che lo offre in una modesta qualità nel formato 1.85:1 e con traccia audio mediocre (da evitare la rielaborazione in 5.1). Durata della versione: 1h26m37s.
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