Regia di Dick Spitfire (Diego Spataro) vedi scheda film
Scritto da Romano Scandariato (aiuto regista) e da Diego Spataro (co-produttore insieme a Demofilo Fidani, nonchè titolare dello pseudonimo con cui il film viene firmato, cioè Dick Spitfire), Scansati... A Trinità arriva Eldorado è in realtà una pellicola girata - abbastanza velocemente e con mezzi scarsi, va comunque detto - dal direttore della fotografia Aristide Massaccesi, in arte Joe D'Amato. Già queste poche righe iniziali lasciano intuire il fermento in cui viveva in quegli anni il cinema italiano, quando per mettere in piedi un film bastavano quattro soldi, un minimo di mezzi tecnici e - volendo - anche nessuna idea. Che è poi la ricetta con cui viene realizzato questo Scansati... etc., lavoruccio dalla trama inconsistente che vede partecipare nel cast Gordon Mitchell e Craig Hill, circondati da un manipolo di caratteristi di serie B (Benito Pacifico/Dennis Colt, lo stesso Stelvio Rosi, che è il protagonista) e che sfoggia come sue uniche armi la mano piacevolmente 'leggera' del regista (D'Amato, nonostante la fama di pornografo acquisita negli anni successivi, ha pur sempre saputo il fatto suo) e la colonna sonora in chiave rock - atipica per il genere, ma non fuori luogo - di Giancarlo Chiaramello, coadiuvato dalla band di Ivano Fossati, i Delirium (riconoscibilissima in più momenti la loro principale hit, Jezahel). Nonostante l'allusione al Trinità dei film di E. B. Clucher - Bud Spencer & Terence Hill, qui si tratta di tutt'altra storia e persino con altri toni, ben lontani dalla commedia pura del Trinità più celebre (e fra l'altro qui il nome viene stranamente impiegato per una città, neppure per un personaggio). 2,5/10.
Duke è un piccolo imbroglione e baro che viene puntualmente scoperto dalle sue vittime e fugge di paese in paese. Un giorno arriva a Trinità e decide di mettere le mani sull'oro del bizzarro Eldorado, il signorotto locale.
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